Cena e concerto per dieci sterline

Cena e concerto per dieci sterline UN «CENTRO DELLE ARTI» IN CASA, NEL CUORE DI LONDRA Cena e concerto per dieci sterline LONDRA — Famoso avvocato, abiti inappuntabili, Milton Grundy tre anni fa comprò un'enorme casa al centro di Londra. Più che una casa, era lo studio-dimora di un ritrattista vittoriano, James Swinton, noto ai suoi tempi, che comprendeva una galleria costruita nella meta del secolo scorso in stile neo-classico-grandioso. «Le duchesse venivano intrattenute al piano nobile, dice Milton Grundy, timidissimo, mentre lui dipingeva le figlie al pian terreno». Adesso il «di sopra» s il «di sotto» sono stati trasformati. Milton Grundy ha fatto ridipingere in bianco le vaste belle camere, i salotti, i saloni stuccati, i caminetti lavorati. In questi eleganti vani ha introdotto mobili modernissimi (•Sono quasi tutti italiani, questo è di Cappelli, questo di Artemide*, ma anche giapponesi e tavole di legno pallido un po' Art Déco di firme contemporanee inglesi). Ci sono anche armadi di pannelli di legno colorati, tinte trasparenti, bellissime, che sembrano inchiostro di china stemprata, fatti appositamente per questa dimoracentro delle arti. Perché non solo Milton Grundy, autore di un celebre e ottimo libro su Venezia, vive in questo ex studio in Pimlico, vicino al Tamigi, ma lo ha trasformato in un centro: «The Warwick Arts Trust». Aperto due anni fa, i giornali lo hanno immediatamente osannato: le serate musicali seguite da deliziose cene •nella bella casa del Warwick Arts Trust», come ha scritto The Times, hanno destato un nuovo interesse. E c'è qualche cosa di tipicamente inglese nell'eleganza e nella discrezione del centro, nell'idea (certo non un modo per far quattrini, ma un'ottima maniera di spenderli) e nel rarefatto e interessante pubblico che questo centro ha attratto: scrittori come Iris Murdoch, architetti, pittori, musicologi. Non è un club, è aperto a tutti: chi vuole diventare «amico del centro» invia una sterlina annua. Per la stagione dei concerti di quest'anno, la gestione del Warwick Arts Trust ha voluto dare un senso alla serie di concerti mensili cercando di presentare solisti giovani, ma già affermati e di valore, come il pianista Christian Blackshaw, che ha vinto il premio Casella a Napoli e il Ciaikovski a Mosca, o il soprano Mitsuko Shirai (cantera il 25 marzo), anche lei ricolma di premi. I concerti hanno luogo nella camera della musica, al primo piano (finestre doppie che la isolano dal rumore del traffico, seggiole moderne, e una moquette color grano spessissima che abbraccia tutto l'interno del fabbricato). Il biglietto costa 4 sterline, 10 con la cena e, d'estate, si può pranzare anche in giardino. A parte i concerti che vengono dati una volta al mese, il centro per le arti (33 Warwick Square, Londra SW1) è sempre aperto. Scendendo al pian terreno, piante di foglie verdi dappertutto, si accede nei candidi ambienti che ospitano la galleria (aperta dalle 10 alle 17,30 lunedi, venerdì e sino alle 13 il sabato, ingresso libero). Anche le mostre sono organizzate e selezionate con oculatezza. Si è appena chiusa quella dedicata al pittore americano John Hubbard. Quasi dappertutto nelle grandi pareti dell'elegante scalone, delle camere da pranzo, ci sono tele del pittore astratto ucraino Vadacheslav Atroshenko, che da New York si è trasferito a Pimlico e, nel salottino dove «riposano» i musicisti, i mobili e i quadri invece sono antichi. •Questo*, dice Milton Grundy indicando una tavola manierista e aggiustandosi appena i capelli bianchi e lisci, «Io avevo comprato come un fondo d'oro del '300. Una notte cadde per terra e lo portai da una restauratrice. La quale mi telefonò, un paio di mesi dopo: era felice. Sotto alla pittura del '300, che era fatta da mano ottocentesca, aveva trovato una Madonna del tardo '500. Era un BeccafumU. Anche nel bagno, pieno di piante verdi, di ceramiche di Leach, di oggetti d'arte e mobili moderni (tutto è ordinalissimo), il visitatore non può che essere incantato. « Milton viveva in Belgravia e voleva cambiar casa», dice il pittore Atroshenko. • Voleva anche fare qualche cosa per le arti, organizzarle in modo diverso, dare possibilità ai talenti nuovi». Cosi Atroshenko cominciò a cercare una casa a Londra che avesse «una sala da ballo e gallerie per quadri»: gli chiesero se era pazzo. Ma la trovò, naturalmente. E come decisero di fondare il Warwick Trust, Grundy e Atroshenko cercarono anche persone di fama internazionale, come Bryan Robertson per la pittura e Wilfred Stiff per la musica, persone che li consigliassero e facessero dei programmi. • Ma non abbiamo cominciato ancora con la letteratura. Vogliamo organizzare seminari, conferenze». E dato che c'è l'entusiasmo, la conoscenza e il pubblico, anche la letteratura sarà ben servita. Gaia Servadio

Luoghi citati: Casella, Londra, Mosca, Napoli, New York, Venezia