Una donna aggredita in casa da 2 banditi che la legano alla poltrona: «Fuori i soldi»

Una donna aggredita in casa da 2 banditi che la legano alla poltrona: «Fuori i soldi» Poco dopo mezzogiorno in via della Rocca, si sono finti tecnici del gas Una donna aggredita in casa da 2 banditi che la legano alla poltrona: «Fuori i soldi» Una insegnante di disegno, 57 anni - Rapinati pellicce, preziosi e 250 mila lire - Impiegato assalito in via Thures e ferito col rasoio - Altro assalto a studio notarile - «Raid» di ladri alle sedi Udi, Anppia e Fondo per la Natura Si sono spacciati per tecnici del gas, l'hanno aggredita, percossa, legata ad una sedia e rapinata. Forse erano tossicomani, ragazzi sui 18-20 anni. La donna, Luciana Avico, 57 anni, insegnante di disegno all'istituto professionale «Ada Gobetti», abita al secondo piano di via della Rocca 25. Ha poi detto agli agenti della mobile: 'Erano impacciati, indecisi. Ho avuto paura». Le hanno portato via due pellicce, una catena, un bracciale in oro, ricordi di famiglia e 250 mila lire in contanti. La rapina ieri alle 12,40. La Avico era sola in casa: «Ho sentito suonare, ho socchiuso. C'erano quei due ragazzi». Hanno detto: «Szottio tecnici del gas, dobbiamo fare un controllo per delle perdite». La Avico ha aperto: «Quei due mi hanno spinta, portandomi in salotto. Borbottavano, volevano i soldi. Ma io ero spaventata. Mi hanno gettata su una poltrona e, con una corda, legata». I due hanno cominciato a rovistare nell'alloggio. Hanno trovato le pellicce, i pochi preziosi e 250 mila lire in contanti. Per portar via le pellicce hanno anche preso una valigia. E se ne sono andati, dopo aver ancora minacciato la donna: 'Guai a te se dai l'allarme». Poi ci hanno ripensato e, appena in strada, si sono precipitati a telefonare alla polizia: 'C'à una donna legata in casa, andate a liberarla» it Una tentata rapina, alle 11,30 in via Thures 30, davanti alla ditta «Stamplaster — stampaggio materie plastiche». L'impiegato Cornelio Righetto, 39 anni, abitante a Rosta in via Valletta 7, stava rientrando da una banca, ove aveva prelevato 3 milioni e mezzo per la ditta. «Sono sce- so dall'auto, ho richiuso la portiera. Due ragazzi, su una moto, mi hanno affiancato. Uno ha cercato di strapparmi la borsa, nella quale avevo i soldi. Ho reagito, mi sono messo ad urlare. Il bandito mi ha colpito al braccio, con un coltello, forse un rasoio». I rapinatori sono fuggiti, senza essere riusciti a prendere il denaro. Cornelio Righetto è stato soccorso, accompagnato all'ospedale Martini di via Tofane. Guarirà in 40 giorni, per una profonda ferita al braccio destro. 1t Tre banditi hanno rapinato uno studio notarile, in corso Re Umberto 2. Erano le 12.30. Il notaio. Paolo Bertani, 41 anni, era appena uscito. Nell'ufficio c'erano alcune impiegate. Tra le altre: Franca Saroglia, Virginia Cutuli. Patrizia Inglese e Rosa Martelli. Hanno poi raccontato: «Sono entrati tre giovani, 25 anni, pistole in pugno. Hanno immobilissato tutti, c'era anche un cliente. Poi hanno rovistato nei cassetti, negli armadi». Cercavano i soldi e su un tavolo hanno trovato circa tre milioni. 'Non avete altro?», hanno chiesto. Le impiegate: "No, abbiamo già fatto un versamento in banca». I rapinatori se ne sono andati. Forse su una «Ritmo» chiara. Ma nessuno li ha visti. * «Raid» di ladri la scorsa notte nella palazzina di corso Regina Margherita (appartenente all'ex manicomio femminile di via Giulio) che da circa due anni ospita le sedi di gruppi e associazioni tra cui Anpi, Anppia, Udi e Fondo mondiale per la natura (Wwf). T ladri sono riusciti a raggiungere, rompendo una finestra, la scala che immette alle sedi di Udi e Anppia. Hanno completamente distrutto la porta dell'Udì, abbandonandosi quindi alla devastazione, rovesciando librerie, spargendo riviste sul pavimento. Hanno rubato circa 50 mila lire dalla cassa, lasciando, invece, macchine per scrivere e ciclostile al loro posto. Hanno però lavorato a lungo per forare il soffitto del salone dell'Udì che è adiacente all'Anpi. Tentavano probabilmente di raggiungere la sede dei partigiani (protetta da inferriate e porte blindate) passando per il solaio. Non ci sono riusciti e hanno abbandonato scala e scaletta a pioli Anche la porta della sede dell'Anppia (l'associazione che raggruppa i perseguitati politici antifascisti) è stata rovinata a picconate. I ladri hanno sottratto la cassa con poco pili di 20 mila lire e rovistato in tutti gli armadi. Si sta controllando se sono stati sottratti documenti e libri. Nella sede del Wwf i malviventi sono arrivati forzando l'inferriata di una finestra e rompendo il vetro; hanno rubato tre macchine da scrivere (di cui una elettrica), tre calcolatrici da tavolo, un proiettore di diapositive e qualche spicciolo chiuso in un cassetto. In questa sede però non si sono abbandonati a vandalismi, lasciando tutto in apparente ordine e senza rovistare negli schedari. L'Udì, in un comunicato, ritiene che il furto sia stato in realtà un gesto di teppismo politico di destra. 'Ne è dimostrasene la rabbia con cui si sono accaniti nella devastazione dei locali della nostra associazione». Tn serata i collettivi della casa della donna hanno espresso solidarietà all'Udì, associandosi nella protesta 'Contro questi atti di vandalismo politico». IIIIIIIIIIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIilllll La prof. Luciana Avico racconta la brutta avventura - Il notaio Bertani con un'impiegata

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