Davanti a «La Stampa» fresca d'inchiostro Pertini ricorda d'essere anche giornalista

Davanti a «La Stampa» fresca d'inchiostro Pertini ricorda d'essere anche giornalista Davanti a «La Stampa» fresca d'inchiostro Pertini ricorda d'essere anche giornalista Pertini ama la battuta e il gesto fuori protocollo. Non c'è da meravigliarsi se a volte certe confidenze o frasi vengono accolte come un'eresia: in tempi di tenace conformismo un uomo rischia parecchio se pronuncia parole che non sono le solite. Fuori dall'ufficialità che gli va davvero stretta è facile immaginare che tono e stile diventino ancor più espressivi e le parole più affettuose. E' successo sabato verso mezzanotte, a fine cena, quando gli abbiamo dato «La Stampa» fresca di rotativa. Questo giornale gli piace da sempre e qualche ora prima ha elogiato l'iniziativa di 'Specchio dei tempi» per i terremotati di Lioni. Ora l'omaggio inatteso lo invita ad aprirsi, da giornalista a giornalista. Vuole che gli sediamo accanto: «Coso posso offrire?». In prima pagina c'è la foto che lo ritrae con Gianni Agnelli: ^Dicono che siamo gli italiani più elegant Però lui.. Domani allo stadio gli darò un suggerimento». Poi si accalora: 'Cos'era l'odore della tipografia. Aspettavo la prima copia con trepidazione e fino a quel momento nessuno usciva». Affiora il suo passato di direttore del Lavoro: 'Con il giornale in tasca si andava a cena dalla Tosca. Il Lavoro superava il Secolo; che battaglie, rogassi Adesso la tipografia sembra una clinica, tutti con il camice bianco». Si rammarica che il Lavoro sia stato sorpassato dal quotidiano rivale, scuote il capij. Apprezza lo stile grafico de «La Stampa» e si diffonde a spiegare perché: 'Una misura giusta: pochi titoli ben distribuiti Impaginasene elegante, insomma». Aggiunge: «Però Gramsci diceva che non riusciva a tenerla in mano». Ecco come Pertini ama rituffarci nella storia richiamando un nome: altro tempo quello, altro giornale il nostro. Non gli piacciono gli articoli di prima pagina che «girano» in quelle interne «lasciando la frase monca». Cita testate: 'Che confusione: gira in sedi¬ cesima, gira di qua, di là. Viene un nervoso». Ne trova uno, anche su «La Stampa», è il servizio di Valli, in prima pagina, con una frase in sospeso («/ due tersi delle vittime di») che prosegue in seconda. Pertini s'inquieta: 'Vittime di che? Bisogna mettere il punto, la frase va completa. No: questo non si fa, è un errore». E' quasi l'una, il fedele Maccanico tenta un sommesso invito a lasciare il locale, il Presidente fa finta di non sentire. Si alza dopo un quarto d'ora. Parla ancora di giornalismo: una lezione. Poi si dirige verso una bimba accoccolata sulla sedia: «Hat gli occhi che si chiudono, devi andare a letto». Si china: 'Dammi un bacio», un nonno cosi piacerebbe a tutti i bambini. Accetta di posare per una foto ricordo, quindi si avvia all'uscita. Fuori, da alcune ore, decine di persone aspettano che si affacci. Lo salutano al solito modo: 'CiaoSandio». Pier Paolo Benedetto

Persone citate: Gianni Agnelli, Gramsci, Maccanico, Pertini, Pier Paolo Benedetto

Luoghi citati: Lioni