Da ieri alla Zanussi 2800 operai in cassa

Da ieri alla Zanussi 2800 operai in cassa La sospensione dal lavoro durerà 15 giorni Da ieri alla Zanussi 2800 operai in cassa UDINE — Da ieri in Friuli sono stati posti in cassa integrazione 2800 operai della Zanussi e 815 delle Acciaierìe Safau di Udine. A Pordenone si è svolto uno sciopero di 4 ore allo stabilimento Rex di Porcia (vi hanno aderito per solidarietà anche lavoratori degli stabilimenti Grandi Impianti e di Elettronica). La decisione della direzione del Gruppo Zanussi di porre in cassa integrazione per 15 giorni i circa 2800 operai del settore elettrodomestici era già stata annunciata nei giorni scorsi ma il sindacato l'aveva respinta ritenendola non giustificata nonostante la crisi di mercato. In pratica per 15 giorni rimarrà chiuso il reparto frigoriferi di Porcia e il reparto lavatrici di Susegana. A Pordenone si dice anche che analogo provvedimento è stato preso da ieri per i reparti frigoriferi e congelatori di Firenze: altre 5000 persone in «cassa». Ieri mattina gli operai di Porcia sono entrati nello stabilimento per partecipare ad una assemblea; hanno parlato il rappresentante regionale della Firn, Santin, e il presidente della Provincia di Pordenone, Francescutto, che ha promesso un suo pronto interessamento. Oggi ci sarà una prima riunione a Roma per decidere un calendario di incontri in vista anche della riunione fissata per il 21 marzo dal ministro Pandolfi. L'incontro sarà a quattro e cioè Zanussi, Gepi, governo e sindacati. Durante la riunione sarà discussa anche la realiz¬ zazione di uno stabilimento a Pontinia. Per quanto riguarda la Safau, l'azienda soffre di mancanza di liquidità e non è in grado di pagare i salari, di acquistare le materie prime e di far fronte agli impegni debitori. In altre parole gli impianti — modernissimi — sono stati bloccati ricorrendo alla Cassa integrazione perché il gruppo non dispone più di risorse. Come si è giunti alla crisi? I guai sono cominciati con la costruzione dello stabilimento di Carniacco e l'acquisizione dell'ex Sir di Trie¬ ste. Ora la situazione debitoria è tale che l'azienda deve pagare un miliardo di interessi al mese, cifra superiore al costo dei salari. La proprietà ha chiesto un cospicuo contributo regionale. I dipendenti sono ancora in attesa dello stipendio di febbraio. TORINO — Il ministro per la ricerca scientifica Luigi Romita ha visitato lo stabilimento della Contagila di Beinasco (Torino). Il ministro si è interessato alle ricerche che l'azienda (indotto auto) svolge in questi ultimi tempi nel campo dei silenziatori per auto.

Persone citate: Luigi Romita, Pandolfi, Santin, Trie, Zanussi