Ancora scioperi nella scuola pronto il piano del governo

Ancora scioperi nella scuola pronto il piano del governo Per contratto, precari e reclutamento dei docenti Ancora scioperi nella scuola pronto il piano del governo ROMA — I docenti delle scuole di Piemonte, Valle d'Aosta. Liguria. Lombardia. Friuli-Venezia Giulia. Trentino-Alto Adige e Veneto aderenti ai sindacati confederali, si sono astenuti ieri dal lavoro per sollecitare il rispetto degli impegni contrattuali da parte del governo. Con l'agitazione di ieri è cominciato il programma di scioperi articolati proclamati dai sindacati scuola confederali: domani si sciopererà in Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo; venerdì 20 marzo in Sicilia e Sardegna; martedì 24 marzo in Molise, Campania. Basilicata. Puglia e Calabria. I sindacati chiedono, oltre all'attuazione della parte sia economica sia normativa dell'accordo contrattuale siglato nel gennaio scorso, l'approvazione del disegno di legge per la sistemazione dei precari della scuola e l'adozione di nuove forme di reclutamento dei docenti. Non partecipano allo sciopero dei confederali i docenti aderenti al sindacato autonomo della scuoia (Snals) e alla Cisnal. che hanno invece programmato uno sciopero il 2 aprile per protestare contro le modifiche agli organi scolastici collegiali in discussione in Parlamento, e per sollecitare la rapida attuazione degli accordi contrattuali. Lo Snals minaccia agitazioni che «non potranno non avere incidenza determinante sulla chiusura dell'anno scolastico» come protesta verso la decisione del ministro Bodrato. che «nella stesura della normativa del personale della scuola ha chiaramente scelto la strada dei confederali. Noi dice un comunicato Snals — il 16 gennaio non firmammo quella parte del contratto e invitammo il governo a proseguire la consultazione per definirla e migliorarla». In una lettera inviata a Bodrato, il segretario dello Snals Nino Gallotta invita il ministro a rivedere la propria posizione e a definire chiaramente «la scelta di campo politico e sindacale» tra sindacato confederale e autonomo. Secondo Gallotta «la violazione dei più elementari principi di pluralismo da parte del ministro della Pubblica Istru¬ zione non può non suscitare la durissima reazione del sindacato autonomo». Intanto, l'amministrazione scolastica sta predisponendo, d'accordo col ministero del Tesoro, gli atti per assicurare la tempestiva liquidazione del trattamento economico del personale della scuola, appo na il Parlamento avrà approvato la legge di copertura fi nanziaria del contratto della categoria. Il Consiglio dei ministri ha recentemente approvato i decreti presidenziali di attuazione del nuovo trattamento economico del personale della scuola e di quello non docente dell'università, sulla base de gli accordi raggiunti con i sindacati. Per il ministero, gli aspetti più qualificanti della nuova disciplina sono il pieno riconoscimento delle anzianità pregresse e la rivalutazione dei parametri retributivi delle diverse categorie di personale, secondo le diverse specialità professionali di ciascuna di esse. Nella stessa seduta il Consiglio ha anche approvato il disegno di legge di copertura finanziaria di questi decreti presidenziali.

Persone citate: Bodrato, Gallotta, Nino Gallotta