In Turchia positivo bilancio della lotta contro il terrorismo
In Turchia positivo bilancio della lotta contro il terrorismo Dichiarazioni del premier Ulusu In Turchia positivo bilancio della lotta contro il terrorismo NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE ANKARA — La normale vita democratica riprenderà «in un lasso di tempo ragionevole», ha annunciato sabato il primo ministro turco, ammiraglio Ulusu. Ulteriori precisazioni sono attese dal discorso che il Capo dello Stato, generale Evren, farà dopodomani. L'unica cosa certa è che l'Assemblea Costituente si riunirà soltanto nel prossimo autunno. Ulusu si è rallegrato per la diminuzione delle vittime del terrorismo (un morto al giorno contro una media di 22 prima del 12 settembre scorso, giorno del colpo di Stato). Da quella data vi sono stati 368 morti, dei quali 129 terroristi, 185 civili, 54 membri delle forze dell'ordine. Dall'inizio dell'anno, 90 morti. Per quanto riguarda la repressione, il capo del governo ha detto che su 23.111 detenuti. 6.223 sono guardati a vista. Su 10.181 casi processati negli ultimi 6 mesi. 886 si sono risolti con pene detentive. Non è stata istituita alcuna giurisdizione eccezionale, ha sottolineato Ulusu. Il premier ha ammesso che sono stati segnalati 68 casi di tortura, per 40 dei quali sono in corso inchieste. Sono in corso a questo proposito 14 processi; in altri 14 casi le accuse si sono rivelate infondate. L'ex sindaco di Istanbul (fra il '73 e il '77) Isran, e il presidente della centrale operaia Disk, Basturk, interrogati dal procuratore generale di Istanbul hanno detto di non essere stati vittime di sevizie, contrariamente a quanto affermavano alcune voci che circolavano negli ambienti di sinistra. Lo stesso Ulusu, comunque, ha ammesso che alcuni elementi si sono resi colpevoli di torture, e ha aggiunto che saranno duramente puniti. Parlando dei sempre più frequenti attentati contro diplomatici turchi, il primo ministro ha invitato tutti i Paesi a collaborare per impedire questi crimini, affermando che i messaggi di condoglianza non bastano a sconfiggere il terrorismo. Ha sottolineato 'l'indignazione e il dolore dell'opinione pubblica turca» di fronte al fatto che «nessun assassino è stato arrestato dalla polizia francese». A questo proposito si osserva che, pur con mezzi ben inferiori a quelli dei colleghi francesi, i poliziotti turchi hanno identificato e arrestato la maggior parte degli autori di attentati terroristici. Ulusu si è mostrato ottimista sull'economia: il tasso d'inflazione è sceso alla fine del 1980 al 3 per cento mensile, contro l'8 per cento dell'inizio dell'anno, e potrebbe limitarsi a meno del 40 per cento per l'intero 1981. Le rimesse degli operai emigrati hanno raggiunto 2,1 miliardi di dollari nell'80, le esportazioni 2,9 miliardi di dollari; alla luce di questi dati incoraggianti, ha detto il premier, occorrerebbero 2 miliardi di dollari di crediti esteri per finanziare il programma di importazioni per l'81. Infine, parlando della politica estera, il capo del governo ha invitato gli europei a valutare «a vantaggio di chi andrà la separazione fra Europa e Turchia». Rallegrandosi per la cooperazione con gli Usa e la Germania, ha annunciato nuovi sviluppi nelle relazioni con i Paesi islamici, in particolare con l'Arabia Saudita. Artun Unsal Copyright «l<e Monde» e per l'Italia ci ,a Stampa»
Persone citate: Basturk, Evren, Unsal
Luoghi citati: Ankara, Arabia Saudita, Europa, Germania, Istanbul, Italia, Turchia, Usa
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