Il maestro bocciato dai critici si ritirò per sempre dal cinema
Il maestro bocciato dai critici si ritirò per sempre dal cinema COSI' LO RICORDANO GLI ATTORI CHE LAVORARONO CON LUI Il maestro bocciato dai critici si ritirò per sempre dal cinema PARIGI — Si terranno mercoledì, in forma privata, i funerali di René Clair. La Francia intera, anziani dai capelli brizzolati e giovani cultori di cinema, commemora il regista, per l'anagrafe René Chomette, deceduto domenica mattina a 82 anni nella sua bella casa di Neuilly, nella ricca periferia di Parigi, per un attacco di cuore. Ma proprio oggi, mentre la televisione e la radio ripropongono al pubblico le sue migliori opere, mentre sui giornali si intessono colonne di elogi funebri, i suoi amici ricordano la delusione che l'aveva allontanato per sempre in un esilio volontario dagli «studios» cinematografici dopo l'insuccesso del suo ultimo film Fètes galantes. Da allora, quasi vent'anni fa, una certa critica dissacratrice aveva preso lo spunto per pugnalare tutta la sua opera. E Clair non aveva ribattuto, non aveva difeso alcuni dei film che hanno fatto storia nel cinema francese. Ma si era allontanato, come in punta di piedi, elegante e un po' distante come sempre era apparso agli estranei, dentro «un profumo di gloria- che quelle critiche ingiuste non potevano far svanire. Il vecchio regista era ormai uscito dalla cronaca per entrare nella leggenda del cinema, e stanco d'anni e di malattie era tornato a gustare le cose più semplici e vere della vita, cercando il sole della sua bella villa sulla Costa Azzurra, dove trascorreva ormai lunghi periodi. Lo si sapeva malato, gravemente. Lo scorso maggio, un attacco di cuore fece già temere per la sua vita. Ma René Clair superò quella crisi, e poche settimane fa aveva ricevuto ancora un premio dalla critica per la sua cinquantennale opera nel cinema. E' stato l'ultimo riconoscimento, prima della fine, domenica. Oggi il coro che lo celebra è completo di uomini di cultura, di cinema, di esponenti della politica. Lo commemorano ministri come Lecat e D'Ornano, leader politici come Marchais, amici cineasti e tanti degli attori che avevano girato sotto la sua guida. Ha detto di lui Michèle Morgan, che interpretò l'indimenticabile Grandi manovre al fianco di Gerard Philipe: -Avevo un'enorme ammirazione per lui E' una perdita immensa, per il cinema francese. Dirigeva sema autoritarismo apparente, ma ben sapendo quello che voleva. Era una mano di ferro in un guanto di velluto». E Brigitte Bardot. che proprio nelle Grandi manovre aveva fatto una delle sue prime rimarchevoli apparizioni sugli schermi, ha aggiunto: «E'certamente un personaggio che perdiamo. Era un uomo elegante e di talento, che ha segnato il cinema francese: Ieri tutti i giornali celebravano di René Clair 'l'eleganza del cuore» e -la seduzione dello spirito» compendiando cosi le due doti maggiori del grande regista. p. pat.
Persone citate: Brigitte Bardot, D'ornano, Gerard Philipe, Lecat, Marchais, René Chomette, René Clair
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