I disordini a Napoli Arrestate 34 persone
I disordini a Napoli Arrestate 34 persone Disoccupati in piazza Carlo III I disordini a Napoli Arrestate 34 persone NAPOLI — Trentaquattro persone arrestate, undici denunciate a piede libero, dodici contuse è il bilancio degli incidenti avvenuti l'altro giorno in via Amerigo Vespucci dinanzi alla sede dell'ufficio di collocamento tra forze dell'ordine e circa seimila disoccupati organizzati. Polizia e carabinieri, sparando numerosi candelotti lacrimogeni, hanno caricato i dimostranti riuscendo a disperderli nei vicoli che conducono verso la ferrovia. Alcune auto sono state danneggiate. Al termine degli scontri, durati una decina di minuti, oltre quaranta persone sono state fermate. In serata trentaquattro di esse sono state arrestate per adunata sediziosa, oltraggio, violenza e resistenza. Dodici poliziotti e sei dimostranti (tra i quali una donna incinta al settimo mese) sono stati medicati nell'ospedale Nuovo Loreto per lievi contusioni. I disoccupati si erano dati appuntamento nella mattinata in piazza Carlo III. La manifestazione, non autorizzata dalla questura, aveva come obiettivo l'incontro fra i disoccupati e il sottosegretario al Lavoro, Zito, giunto per insediare la commissione regionale del Lavoro istituita dal ministro Foschi il 5 marzo scorso durante la riunione in Regione con la delegazione di disoccupati organizzati. In corteo i dimostranti hanno percorso le strade del centro, riunendosi poi dinanzi all'ufficio del lavoro. La rabbia è cresciuta quando due delegazioni recatesi all'ufficio di collocamento e in prefettura, hanno saputo che la riunione, per motivi di ordine pubblico, si stava svolgendo non a Napoli, ma nella reggia di Caserta. In questura hanno dichiarato che la decisione di disperdere i disoccupati è stata presa dopo che qualcuno aveva lanciato sassi e bottiglie contro le finestre dell'ufficio del Lavoro. Opposta la versione dei disoccupati, che hanno accusato le forze dell'ordine di averli caricati senza motivo. A provocare gli incidenti sono state anche le divisioni esistenti tra le liste dei disoccupati, parte dei quali già da tempo sono su posizioni di scontro frontale con le istituzioni. Ieri l'altro, in un'intervista, il ministro del Lavoro. Foschi, ha espresso la convinzione che dietro l'azione dei disoccupati vi sia «un mandante che strumentalizza la protesta per accrescere contraddizione e confusione in città. a.l.
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