Un grosso punto interrogativo sulla scomparsa delle sorelle

Un grosso punto interrogativo sulla scomparsa delle sorelle Roma, gli inquirenti lasciano aperte tutte le ipotesi Un grosso punto interrogativo sulla scomparsa delle sorelle E' possibile che un duplice sequestro possa essersi svolto senza che nessuno se ne accorgesse? Nella villa non ci sono tracce di lotta - Silvia e Micol Incardona vittime di un maniaco? ROMA — Rapimento, una fuga da casa, l'impresa di un maniaco? A tre giorni dalla scomparsa di Silvia e Micol Incardona, le due sorelle di 14 e 9 anni sparite la sera di giovedì scorso dalla loro villa di Formelle alla periferia di Roma, le tre ipotesi restano egualmente valide. I genitori delle ragazze, proprietari di una società che produce strumentazioni elettroniche, sono rimasti invano ad attendere una telefonata. Se si tratta di un rapimento, i banditi stranamente non si sono ancora fatti vivi. Ma è credibile che un duplice sequestro di persona si sia svolto senza che nessuno se ne accorgesse? L'abitazione della famiglia Incardona. un'elegante villa a un piano, sorge in una zona residenziale. Le due ragazze erano rimaste sole in casa: la madre, appassionata d'archeologia, si era dovuta recare a Roma per i suoi studi. Alle 19, quando il padre ha telefonato, le due sorelle c'erano. Solo due ore e mezzo più tardi, rientrando in casa, la madre delle ragazze ha trovato la villa vuota, luci e televisori accesi, la porta di servizio spalancata. Un sequestro, dunque? Alla squadra mobile, pur non scartando questa ipotesi, i funzionari appaiono piuttosto perplessi: nella villa non c'era nessuna traccia di lotta, nessun vicino ha udito grida d'aiuto o il. rumore di una macchina che si allontanava. I dubbi sono rafforzati adesso dal fatto che nessuno ha telefonato ai familiari per chiedere un riscatto. Per l'ipotesi di una fuga delle due ragazze lascerebbe propendere, invece, quel che si è saputo del carattere di Silvia, la maggiore delle due sorelle. Studentessa del primo liceo scientifico, robusta e per questo piena di insicurezze, Silvia aveva col padre un rapporto un po' teso. Nei giorni scorsi si era detto che la ragazza era fuggita di casa più volte: i familiari ieri hanno smentito questa circostanza. Certo, negli ultimi tempi Silvia aveva accusato il padre di essere eccessivamente severo. L'altra sera — ma questa è solo una speranza, cui ci si aggrappa per respingere ipotesi più preoccupanti — potrebbe aver coinvolto nell'avventura anche la sorella minore. Resta, inspiegabile, il fatto che secondo i familiari, che hanno fatto un inventario negli armadi, Silvia Incardona sarebbe uscita con indosso soltanto un paio di pantaloni e un accappatoio. Ed è proprio questo particolare che conduce alla terza, agghiacciante ipotesi: quella del sequestro compiuto da un maniaco, che da tempo aveva notato le due ragazzine. Questa eventualità potrebbe spiegare anche qualche dettaglio: se di un maniaco si tratta, certamente l'uomo abita nella zona, aveva avuto occasione di vedere altre volte le due sorelle. Forse, era anche in condizione di farsi aprire la porta di casa senza destare sospetti. E' anche alla luce di questa ipotesi che carabinieri e polizia hanno proseguito le ricerche nella zona per tutta la giornata di ieri. Gli elicotteri hanno ripreso a sorvolare la zona a Nord di Roma compresa tra Campagnano. Prima Porta e Sacrofano. Altri agenti hanno proseguito le ricerche battendo le campagne con i cani poliziotti, visitando i casolari uno per uno. Ma purtroppo, fino a tarda sera, nessun risultato.

Persone citate: Campagnano, Incardona, Micol Incardona, Silvia Incardona

Luoghi citati: Roma, Sacrofano