Palermo: no della Regione alla «duna» di Selinunte

Palermo: no della Regione alla «duna» di Selinunte Stravolgerebbe la zona archeologica Palermo: no della Regione alla «duna» di Selinunte La costruzione in cemento armato avrebbe dovuto nascondere le molte e brutte ville abusive realizzate negli ultimi quindici anni PALERMO — Dopo i voti contrari del consiglio comunale di Castelvetrano e dopo una petizione con la raccolta di oltre duemila firme, anche la Regione si oppone al progetto di costruire un'avveniristica duna in cemento armato nel parco archeologico di Selinunte. uno dei principali della Sicilia. La duna dovrebbe servire a nascondere le molte e brutte costruzioni abusive Ora l'assessorato regionale al territorio e all'ambiente ha diffidato la Soprintendenza alle antichità per la Sicilia occidentale e la Cassa per il Mezzogiorno, finanziatrice dell'opera, dall'awiare l'allestimento della duna. Peraltro, si fa notare a Palermo, Soprintendenza e Cassa non hanno neppure chiesto la necessaria autorizzazione all'assessorato e pertanto, viene rilevato, i primi lavori, ai quali già i tecnici si sono apprestati, sono da considerare illegali. L'assessore al territorio e all'ambiente Mario Fasino (de), già presidente della Regione, non è disposto ad ingoiare il rospo. «Ho già ripetutamente esposto il mio punto di vista nell'aula parlamentare — ha detto — in risposto od interrogazioni ed interpellanze che mi sono state rivolte». Con ciò, Fasino ha inteso ribadire la sua ferma opposizione al progetto sulla duna, che secondo gli abitanti di Castelvetrano (paese nel cui territorio ricade Selinunte), stravolgerebbe irrimediabilmente l'aspetto della zona archeologica. Anziché la futuristica duna in cemento armato, imputata di essere chiaramente dannosa alla zona archeologica, ad esempio è stata proposta una fitta cortina di verde con l'impianto di centinaia di alberi di alto fusto. Nel frattempo una delegazione di amministratori comunali e operatori turistici di Castelvetrano sta facendo pressioni sulla Regione perché il progetto duna sia immediatamente accantonato. D'altra parte i fautori della duna — e sono decisamente pochi — sono abbastanza critici. E fanno un ragionamento che per qualche verso sembra avere un fondamento di verità. Dicono: 'Prima si sono costruite le ville abusive con vista sui templi ed ora che hanno deturpato buona parte del parco archeologico, voglio¬ no continuare a godersi il panorama. E' davvero troppo comodo». Ma valutare il «progetto duna» come una punizione nei confronti dei costruttori abusivi, è eccessivo. Fiorente colonia greca sulla riva sud-occidentale siciliana, accanto a Lilibeo, l'antica Marsala, Selinunte fu fondata nel 628 a.c. e fu poi distrutta durante la seconda guerra punica. Selinunte fu una potente roccaforte, un presidio militare di straordinaria efficienza e i suoi templi sono annoverati dagli studiosi tra i più significativi della Magna Grecia. Per il parco archeologico, che dev'essere ancora ultimato, tre anni fa sono stati stanziati due miliardi dalla Regione e dalla Cassa per il Mezzogiorno. Antonio Ravidà

Persone citate: Antonio Ravidà, Mario Fasino

Luoghi citati: Castelvetrano, Grecia, Palermo, Sicilia, Soprintendenza