In cella con la madre un bambino si ustiona con l'acqua bollente

In cella con la madre un bambino si ustiona con l'acqua bollente In cella con la madre un bambino si ustiona con l'acqua bollente TRIESTE — Un bambino di due anni e mezzo, Robin Cavazza, è rimasto ustionato gravemente nella cella della sezione femminile delle carceri del Coroneo che occupava con la madre, condannata a tre mesi di reclusione per furto. Il piccolo si è rovesciato ad- dosso una bacinella d'acqua bollente. Trasportato all'ospedale infantile Burlo Garofalo di Trieste, è stato successivamente trasferito, a causa della gravità delle sue condizioni, al reparto ustionati dell'ospedale di Udine. La direzione del carcere mantiene il massimo riserbo sulla dinamica dell'incidente, che rivela aspetti inquietanti e, per il momento, incomprensibili. Le sezioni femminili di molti istituti di pena sono infatti attrezzate per ospitare, in speciali reparti, i figli piccoli che non possono essere separati dalle madri detenute. Questi reparti, tuttavia, sono veri e propri asili-nido, con impianti di tutto rispetto. Le madri possono accudire i loro figlioletti, preparando loro i pasti e vigilandone il riposo. E' pertanto strano che il piccolo Robin abbia potuto avvicinarsi a una pentola o a un altro recipiente posto su un fornello senza che qualcuno, a cominciare dalla stessa madre, se ne sia accorto. Tra l'altro, a quanto risulta, bambini in carcere non potrebbero nemmeno entrare nei locali delle cucine. Sul grave episodio sarà aperta un'inchiesta tendente ad accertare eventuali responsabilità o colpevoli negligenze. E' comunque preoccuparne che anche i sanitari dell'ospedale di Udine si siano rifiutati di fornire particolari sulle condizioni del piccolo affidato alle loro cure.

Persone citate: Coroneo, Garofalo, Robin Cavazza

Luoghi citati: Trieste