Dura protesta di Craxi con Forlani per i franchi tiratori s di Alberto Rapisarda
Dura protesta di Craxi con Forlani per i franchi tiratori s Un agitato colloquio con il presidente del Consiglio Dura protesta di Craxi con Forlani per i franchi tiratori s ROMA — Lungo e agitato colloquio del segretario socialista Craxi col presidente del Consiglio Forlani. Oggetto della discussione, la duplice bocciatura subita alla Camera giovedì dal ministro socialista Formica sul caso Itavia. Sconfitta dovuta a una trentina di «franchi tiratori», si dice democristiani e repubblicani, che si sono schierati con l'opposizione. 'Simili comportamenti sono nocivi riguardo al leale spirito di collaborazione che deve caratterizzare i rapporti tra i partiti della maggioranza», ha detto Craxi. Soprattutto perché, ha sottolineato il segretario socialista, questi comportamenti si stanno ripetendo con troppa frequenza per iniziativa della de. I fatti degli ultimi giorni fanno concludere ai socialdemocratici (sull'«Umanità» di oggi in un editoriale che lo stesso Longo ha illustrato di persona ieri sera a Forlani) che 'le cose per il governo non vanno bene. Quel logoramento che temevamo, ricompare nelle sue peggiori espressioni». Con rincontro Forlani-Craxi è emerso il problema che da tre giorni sta rendendo difficile la vita del governo: un'offensiva delia de contro i ministri socialisti. Lo scontro dc-psi è cominciato in modo visibile mercoledì scorso, nel Consiglio dei ministri. In quella sede, secondo quanto riferito da fonti bene informate, il ministro degli Esteri Emilio Colombo zitti seccamente i ministri socialisti Manca (Commercio con l'estero) e De Michelis (Partecipazioni statali) che volevano fare loro proposte per la nomina dei nuovi ambasciatori. Non ci sono pacchetti di nomi — avrebbe detto Colombo — ne ho già parlato col vostro segretario Craxi e mi stupisco che non ve lo abbia riferito. Nella stessa giornata si riuniva lo stato maggiore democristiano delle imprese a partecipazione statale per constatare che col psi e con De Michelis permane la diversità di giudizio sulle funzioni del ministero delle Partecipazioni statali che, secondo i progetti socialisti, dovrebbe avere anche compiti di gestione, mentre secondo la de soltanto di indirizzo politico generale. Il giorno dopo, giovedì, oltre alla bocciatura di Formica si assisteva al tentativo di modificare il progetto del ministro socialista delle Finanze Reviglio, a proposito dell'addizionale dello 0,5 per cento proterremotati. Lo scontro avveniva nella Commissione Finanze della Camera, ma i socialisti con l'aiuto del repubblicano Battaglia riuscivano a respingere le proposte dei democristiani. Come mai questi contrasti tra i partiti di governo? Contro Formica e il suo modo di fare le critiche alla Camera sono molte. 'Il potere è difficile da esercitare — rileva l'on. Milani, del pdup — e un po' di modestia, in partenza, non farebbe male. Altrimenti finisce come giovedì». Ma ci sono anche preoccupazioni politiche per i piani di Craxi che toccano non solo la de ma anche i repubblicani. » L'insofferenza democristiana verso i socialisti — ci spiega l'on. Battaglia, del pri — cresce in proporzione diretta alla dimensione del dinamismo del disegno di Craxi. Disegno sul quale per altro i repubblicani, che pur hanno avuto atteggiamenti di grande lealtà verso i ministri socialisti (come Reviglio può testimoniare), non possono accettare». Forlani. secondo quanto dicono a Palazzo Chigi, è molto preoccupato per il nuovo acuirsi delle tensioni all'interno del governo, dopo la breve tregua del voto sulla legge finanziaria. Il presidente del Consiglio non si farebbe illusioni e starebbe già studiando contromosse per evitare di rimanere schiacciato nello scontro tra de. psi e pri. Alberto Rapisarda
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