L'ammiraglia e la sportiva di Michele Fenu

L'ammiraglia e la sportiva Provate le nuove Talbot Tagora e Murena in Marocco L'ammiraglia e la sportiva DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE OUARZAZATE — Tra villaggi berberi, fortificazioni color ocra, rocce rosse e verdi palmeti, la Talbot, ex Simca e Chrysler Prance e ora del gruppo Peugeot, ha fatto provare i suoi due più recenti modelli, la Tagora e la Murena. Percorso: da Ouarzazate, nell'estremo Sud del Marocco, a Marrakesh e poi a Zagora, quasi ai margini del Sahara.Strade strette, tante curve, fondi dissestati, salite e discese. La Tagora, costruita a Poissy, è l'«ammiraglia» della Talbot. Sulla stessa carrozzeria sono disponibili tre motorizzazioni: un 2200 (115 Cv) e un 2600 (170 Cv) a benzina, un Diesel con turbo (2300, 80 Cv). Tre versioni, quindi, con una base identica (linee gradevoli, abitacolo comodo e spazioso ma con finizioni modeste) e prestazioni piuttosto differenti. Più briosa e veloce la Tagora 2600 (si chiama SX), naturalmente, ma validissima anche la Diesel. Avviamenti immediati, motore silenzioso, 155 km/h, 38" nel chilometro con partenza da fermo. Assai buoni cambio, freni e tenuta di strada. Alla Talbot si pensa di costruire 50 mila Tagora all'anno, di cui il 50 per cento nella versione 2200, il 30 in quella Diesel e il 20 in quella 2600. Per quanto riguarda il mercato italiano, dove le nuove vetture verranno commercializzate tra aprile e giugno, la quota Diesel sarà del 50 per cento. Non ancora fissati i prezzi. La Murena è un coupé sportivo a tre posti che discende, come linea e filosofia, dalla Bagheera. Il modello, disponibile in due versioni, 1600 (92 Cv) e 2200 (118 Cv), è frutto dell'accordo tra Talbot e Matra Automobiles (55 per cento Matra e 45 Peugeot) Novemila le vetture previste nel 1981, con l'ambizioso traguardo. per la 2200, di far concorrenza alla Porsche 924. E' una macchina interessante, che si guida con piacere. Eccellente tenuta di strada, grande maneggevolezza, accelerazioni da vera «sportiva». Una vettura anche .molto curata, basti ricordare la protezione antiruggine della scocca, ottenuta con un particolare procedimento di zincatura per galvanizzazione a caldo che, fra l'altro, aumenta la rigidità del telaio. Peccato che ci sia qualche neo: pedaliera infelice, difficoltà di trovare una posizione di guida ideale, riflessi del cruscotto sul parabrezza. Il bilancio comunque, per la Murena come per la Tagora, è largamente positivo. Si tratta di modelli ben riusciti, che abbisognano soltanto di qualche ritocco per poter recitare nel modo migliore il ruolo assegnatogli dalla Talbot. Michele Fenu

Persone citate: Matra Automobiles, Murena

Luoghi citati: Marocco, Marrakesh