Venti neofascisti arrestati a Roma

Venti neofascisti arrestati a Roma Operazione Digos durata più giorni Venti neofascisti arrestati a Roma ROMA — Oltre 20 neofascisti romani sono stati arrestati o fermati in una serie di operazioni che la «Digos» ha compiuto a Roma nei giorni scorsi. I reati di cui sono accusati sono quelli di associazione sovversiva, banda armata, detenzione di armi, rapina. Dalle indiscrezioni trapelate risulta che gli arrestati e i fermati (di cui non sono stati resi noti i nomi, né gli eventuali precedenti penali) graviterebbero negli ambienti del neofascismo romano, da «Terza posizione» ai «Nar». Nel corso dell'operazione sono stati sequestrati ingenti quantitativi di armi (tra cui complessivamente circa 40 pistole di vario calibro)) nonché piani ed istruzioni per compiere attentati. L'operazione — da quanto si è appreso — non è collegata all'arresto, avvenuto a Roma più di un mese fa, del mercenario neofascista francese Patrick Pimbert. I primi arrestati, il 22 febbraio scorso, furono Paolo Migliorelli. 21 anni; Claudio Serpieri, 19 anni, Claudio Di Manao. 20 anni, più altre due persone di cui non è stata comunicata l'identità. I cinque sono accusati della rapina compiuta il 15 gennaio scorso in casa di un commerciante e collezionista di armi, nel quartiere Monteverde, nella quale si appropriarono di 15 pistole. Sono accusati anche di aver rapinato un'«Alfetta» a un automobilista, alla fine di gennaio: in quella prima parte dell'operazione la polizia sequestrò una ventina di pistole di vario calibro, esplosivo e detonatori, nonché molto materiale documentario.

Persone citate: Claudio Serpieri, Paolo Migliorelli

Luoghi citati: Roma