Napoli: ritorna la calma dopo l'impegno di Foschi di Adriaco Luise
Napoli: ritorna la calma dopo l'impegno di Foschi Sono cessati (per ora) assalti, raid, scontri Napoli: ritorna la calma dopo l'impegno di Foschi I 10.000 disoccupati organizzati attendono ora l'inizio delle iscrizioni nella lista unica di disponibilità al lavoro DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NAPOLI — Una giornata di riflessione nell'azione di lotta dei disoccupati organizzati che vogliono ottenere una posizione preferenziale nel listone di disponibilità in fase di compilazione e che dovrebbe assicurare una occupazione a 10 mila giovani napoletani: dopo i gravi episodi avvenuti nei giorni scorsi (con assalti ai mezzi pubblici, raid teppistici, occupazione dell'ufficio di collocamento) ieri le proteste sono completamente rientrate. Il clima di distensione ha favorito l'approfondimento delle precisazioni del ministro del Lavoro, Foschi, sulla spinosa vertenza, diffuse a Napoli nella tarda serata di mercoledì e ha alimentato le speranze di poter risolvere nel migliore dei modi l'angoscioso problema dell'occupazione. Che cosa è tornato a ripetere il ministro ai disoccupati? Dopo avere esortato a mettere da parte la violenza («JVon è certo con la soppraffazione che si può indurre il governo a non applicare una legge che garantisca ai disoccupati un criterio nuovo e totalmente sganciato dai vecchi sistemi clientelali, per l'avviamento al lavoro»). Foschi ha ribadito il suo impegno personale a realizzare sul piano pratico i temi dell'accordo raggiunto il 5 marzo scorso alla Regione Campania. Due i punti ripresi con fermezza dal ministro: la creazione della lista unica di disponibilità nell'ambito della legge per il collocamento nella regione e la possibilità di avviare al lavoro in tempi certi (entro il 15 giugno prossimo) 10 mila lavoratori napoletani. -Se qualcuno spinto da interessi che non hanno niente a che vedere con quelli dei disoccupati napoletani — ha precisato Foschi — intende mettere in discussione uno di questi pilastri basilari dell'intesa si assumerà tutta la responsabilità di bloccare l'avvio concreto di quanto stabilito nell'accordo». Ancora una volta il ministro del Lavoro ha offerto ampie garanzie che i termini delle trattative saranno rispettati, che vi saranno per tutti buone occasioni di lavoro, mentre gli iscritti nelle liste che non riusciranno ad essere assorbiti otterranno l'indennità di preavviamento prevista per i progetti pilota integrati. Sembra che le esortazioni del ministro «a rivedere il loro atteggiamento, a sgombrare pacificamente gli uffici di collocamento in modo da permettere la formazione della lista di disponibilità al lavoro, strumento indispensabile per avviare ad una concreta ed equa soluzione i problemi occupazionali di Napoli» abbiano avuto un risultato positivo. La conferma è emersa dal comportamento tenuto ieri dai disoccupati organizzati che si sono astenuti da qualsiasi manifestazione di piazza o comunque di protesta clamorosa. Agli obiettivi di lotta ad ol¬ tranza è subentrato il consenso, un clima di fiduciosa attesa, mentre si è preferito accantonare ogni proposito di imporre con la forza un discutibile punto di vista. Se non interverranno fatti nuovi, e i disoccupati non si lasceranno coinvolgere in facili stumentalizzazioni tese a provocare soltanto disordini, nei prossimi giorni si avvieranno le formalità previste dalla recente riforma e avranno inizio le iscrizioni nella lista unica di disponibilità al lavoro. La situazione a Napoli cimunque rimane sempre incerta e precaria. C'è chi alimenta, per interessi di parte, il malcontento e i disagi di un'ampia fascia della popolazione che pressata da necessita impellenti rimane facile preda di suggestioni di piazza, credendo di avere riconosciuto, con proteste e manifestazioni di violenza, il diritto al lavoro. Adriaco Luise
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