La strategia Usa del confronto si estende all'Africa Australe

La strategia Usa del confronto si estende all'Africa Australe La strategia Usa del confronto si estende all'Africa Australe L'aiuto ai ribeili angolani dell'«Unita» ha questo significato - Reagan vuole difendere il Sudafrica da eventuali attacchi dei Paesi africani alleati dell'Urss - Politica più disinvolta in Medio Oriente nei confronti di Israele: i radar volanti «Awacs» all'Arabia Saudita DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Per prevenire un'eventuale invasione sovietica della Polonia e costringere l'Urss ad attenersi a un rigido «codice di condotta» internazionale, condizioni indispensabili entrambe per i negoziati sugli euromissili e il vertice Reagan-Breznev, gli Stati Uniti hanno accentuato la strategia del confronto col mondo comunista incominciata qualche settimana fa. Importanti decisioni, in parte ufficiali in parte segrete, sono state prese nelle ultime riunioni del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca diretto dal cremlinologo Richard Alien. Esse vanno dal riarmo dei guerriglieri afghani, prospettato dallo stesso presidente Reagan lunedi scorso, a quello dei ribelli angolani, ventilato due giorni più tardi dal Dipartimento di Stato; dalla vendita all'Arabia Saudita degli aerei «Awacs», o radar volanti, alla costruzione di una grande base militare sul Mar Rosso, a Ras Banas in Egitto, annunciate entrambe ieri; dalla ripresa dei legami tra la Cia e gli esiliati cubani anticastristi all'aumento delle trasmissioni alla popolazione russa tramite la Voce dell'America e Radio Europa libera, di cui si discute oggi. Nell'ambito di questa strategia, che ha carattere globale, e mira a impegnare l'Urss e i suoi alleati nelle aree calde al limite delle disponibilità, alcune iniziative erano già. previste. Ad esempio, un intervento indiretto americano in Afghanistan rappresentava per il presidente «la logica risposta- all'interferenza sovietica nel Salvador e prima ancora nel Nicaragua. Analogamente, il possibile ritorno alla collaborazione tra i servizi segreti e gli anti castristi è un chiaro monito a Cuba perché smetta di «esportare la rivoluzione» nel Centro-America e nei Caraibi. Infine, il rafforzamento dei programmi radiofonici, che costituiscono l'unico ponte tra i dissidenti e le minoranze dell'Urss e il mondo esterno, «risponde» alla violenta propaganda anti-Usa di Mosca. Del tutto impreviste nel confronto tra le superpotenze erano invece altre misure contemplate da Reagan, in particolare il riarmo dei combattenti dell'«Unita» in Angola, e la fornitura all'Arabia Saudita di 4 Awacs col relativo personale. Esse hanno ragioni gravi. La prospettiva degli aiuti militari alle forze filo-occidentali angolane scaturisce non tanto dalla volontà di imporre ai cubani il ritiro delle loro truppe, pena un Vietnam alla rovescia, quanto di controbattere un'inattesa attività sovietica nel Mozambico, sull'altra sponda dell'Africa. La dotazione degli «Awacs» coi tecnici e i consi- glieri necessari al funzionamento — il dettaglio è di enorme rilevanza — agli amici sauditi deriva dall'allarme suscitato dagli ultimi disordini in Iran. Gli Stati Uniti, in altre parole, concepiscono la strategia del confronto anche come un'anticipazione di probabili mosse del Cremlino. Dove Carter reagiva soltanto a cose fatte, Reagan cerca di evitarle, sebbene ciò comporti il rischio del ritorno alla guerra fredda. In Mozambico, il presidente si aspetta o una campagna o atti terroristici contro il Sudafrica, e prepara perciò un'offensiva su un fronte alleato all'Urss, quello angolano. In Iran, egli teme una spinta sovietica verso il Golfo Persico e, ignorando le obiezioni di Israele, consolida le difese saudite. E' significativo che, per non urtare le sensibilità locali, non costruisca basi in quel territorio ma in Egitto. Quanto ai tecnici e ai consiglieri, secondo il dipartimento di Stato essi sarebbero esclusivamente addetti alle delicatissime attrezzature elettroniche degli aerei. Sia ii presidente che il generale Haig hanno informato di tutto ciò il ministro degli Esteri tedesco Genscher nel corso della sua recente visita a Washington. Genscher sarà latore di un loro messaggio «non ufficiale» a Varsavia la prossima settimana e a Mosca alla fine del mese. Il contenuto del messaggio è che, se vuole il vertice con Reagan, Breznev deve astenersi da interventi in Polonia, richiamare all'ordine Cuba e altri satelliti, tenersi pronto a un accordo politico sull'Afghanistan, e. c.

Persone citate: Breznev, Dove Carter, Haig, Reagan, Richard Alien