Spaccatura nei sindacati polacchi Mercoledì 2 ore di sciopero a Radom

Spaccatura nei sindacati polacchi Mercoledì 2 ore di sciopero a RadomFallita la tregua tra governo e «Solidarietà» Spaccatura nei sindacati polacchi Mercoledì 2 ore di sciopero a Radom VARSAVIA — La tregua tra sindacati e governo, stretta in Polonia all'indomani dell'elezione del nuovo premier, generale Jaruzelski, sembra definitivamente fallita. Ieri il sindacato regionale di Radom ha proclamato uno sciopero di due ore: sarà effettuato mercoledì prossimo, perché le autorità non hanno accolto la richiesta di «Solidarietà» di allontanare tutti i responsabili dei disordini del giugno 1976, dopo l'aumento dei prezzi dei generi alimentari. Nella regione la tensione è di nuovo elevata: i responsabili sindacali vogliono che la repressione della protesta operaia del '76 sia riconosciuta come è stato, di fatto, per i moti di Poznan (1956), all'università di Varsavia (1968), a Danzica (dicembre 1970) e a Ursus(1976). Più distesa la situazione a Nowy Sacz, nel Sud del Paese, dove è arrivata ieri una commissione governativa per negoziare con i rappresentanti di Solidarietà. Il principale problema da affrontare è la sicurezza delle persone che avevano occupato il municipio e che erano state allontanate dalla polizia. La prima parte dei negoziati, all'inizio di febbraio, fu interrotta perché la commissione non voleva dare garanzie scritte. Ai negoziati iniziati ieri nei locali della più grande impresa della città, la «Zntk» (officina di riparazione dei vagoni ferroviari) partecipa, in rappresentanza della commissione nazionale di coordinamento di Solidarietà. Marian Jurczyk. presidente del comitato regionale di Stettino. Nei prossimi giorni è previsto l'arrivo a Nowy Sacz di Lech Walesa. L'impressione che nel sindacato stiano emergendo i primi contrasti è confermata dal fatto che l'appello di Walesa per un ritorno della calma è stato accettato con riluttanza a Lodz. mentre è stato ignorato a Radom. Quando si tratta di problemi regionali, gli «Mkz» (i comitati regionali) non sono ancora propensi a seguire le direttive provenienti dalla commissione nazionale di coordinamento e rivendicano una propria autonomia.

Persone citate: Jaruzelski, Lech Walesa, Marian Jurczyk, Walesa

Luoghi citati: Danzica, Polonia, Poznan, Stettino, Ursus, Varsavia