Università: in aprile si conosceranno i posti disponibili per gli stranieri

Università: in aprile si conosceranno i posti disponibili per gli stranieri Gli studenti continuano la loro protesta a Perugia e a Siena Università: in aprile si conosceranno i posti disponibili per gli stranieri ROMA — Si profila un braccio di ferro fra studenti stranieri e ministero della Pubblica Istruzione? A giudicare da quanto sta avvenendo a Perugia e a Siena sembra di si. Nel capoluogo umbro mille giovani (iraniani, greci, iracheni, libanesi, giordani, siriani e tedeschi) digiunano da sabato scorso per ottenere il ritiro della circolare che. secondo loro, limita il numero delle iscrizioni degli stranieri negli atenei italiani. Allo sciopero della fame hanno poi aderito per gli stessi motivi un centinaio di studenti a Siena. Per sbloccare la situazione c'è stato, ieri mattina, un incontro al ministero fra una rappresentanza della «Gallenga» di Perugia e il sottosegretario Claudio Lenoci (nel pomeriggio il ministro Bodrato ha visto il presidente della giunta regionale umbra. Marri). «Un incontra interlocutorio — precisa Lenoci — la circolare emanata a novembre da Bodrato è perfettamente in linea con il disegno di legge, approvato recentemente dal Consiglio dei ministri, che intende programmare le iscrizioni. Entro pochi giorni, secondo quanto prescrivono il provvedimento e la circolare, faremo il punto delle disponibilità di posti che provengono dalle varie università e, sulla IIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII scorta di questi dati, faremo sapere quanti studenti stranieri possono iscriversi nei nostri atenei-. Gli studenti stranieri parlano di numero chiuso, di drastica riduzione degli iscritti in seguito alla circolare Bodrato. «Non è il caso di creare allarmismi e di drammatizzare-, assicura il sottosegretario. «Faremo di tutto per trovare una soluzione e risolvere questo problema nel migliore dei modi, in attesa che il disegno di legge venga approvato. Si tratta di un provvedimento per programmare e contenere l'accesso, il quale prevede precisi limiti di tempo per presentare le domande di iscrizione, una più razionale distribuzione degli iscritti fra le varie università e un miglioramento delle strutture-. Il problema, spiega Lenoci. è ancora più a monte. Gli studenti stranieri vengono in Italia per sostenere l'esame di lingua, ma non dicono a priori se vogliono poi iscriversi ai corsi, anche ce in genere ciò è automatico. «A questo punto bisogna intervenire — dice il sottosegretario alla Pubblica Istruzione — per programmare il numero delle iscrizioni e non destare false aspettative negli studenti stessi-. Comunque, entro il 15 aprile, termine delle iscrizioni, il ministero ha assicurato che sarà in grado di rendere pubbliche le disponibilità dei rettorati. Secondo dati parziali, desumibili dagli elenchi che le varie facoltà universitarie hanno inviato ai ministeri della Pubblica Istruzione e degli Esteri, soltanto seimila studenti potranno studiare quest'anno nei nostri atenei una volta superato l'esame di lingua. Alcune facoltà non hanno ancora spedito gli elenchi definitivi; altre, fra cui quella di Trento, hanno invece risposto negativamente alle ri chieste. Nell'anno accademico '80-'81 le domande di ammissione alle università italiane presentate da cittadini stranieri furono oltre novemila, g. f e.

Persone citate: Bodrato, Claudio Lenoci, Lenoci, Marri

Luoghi citati: Italia, Perugia, Roma, Siena, Trento