L'incontro Walesa - Jaruzelski allenta la tensione in Polonia di Bernard Guetta

L'incontro Walesa - Jaruzelski allenta la tensione in Polonia Il primo ministro ha chiesto collaborazione ai sindacati L'incontro Walesa - Jaruzelski allenta la tensione in Polonia Il leader di Solidarietà ha riaffermato il desiderio di pace sociale - Nessun progresso per il sindacato rurale - Raggiunto l'accordo a Lodz: è stato sospeso lo sciopero in programma oggi - Confermate le manovre del Patto di Varsavia NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE VARSAVIA — E' Stato il primo incontro tra Lech Walesa e il generale Jaruzelski; per l'occasione, il primo ministro ha convocato, martedì sera, l'ufficiale comandante del leader di Solidarietà durante il servizio militare . Gesto di benvenuto o richiamo discreto al caporale Walesa da parte del generale Jaruzelski perché le gerarchie siano rispettate? Il caporale ha salutato l'ex comandante chiamandolo tenente. Il tenente, divenuto nel frattempo colonnello, ha finto di non accorgersi della gaffe. Poi, si è passati a discutere di cose serie: un colloquio a quattr'occhi di 2 ore e 20 minuti. Preparato da contatti ufficiosi e dell'incontro della vigilia tra Walesa e il vice primo ministro Rakowski, il colloquio, serrato ma sereno, ha permesso di allentare un po' la tensione creata dalle pressioni sovietiche della settimana scorsa. Il primo ministro ha espresso l'augurio che i militanti di mSolidarietà- collaborino attivamente al riassetto del Paese. Walesa ha riaffermato che il sindacato desidera la pace sociale ed è disposto a una tregua. Le due parti, insomma, hanno tentato di riprendere il confronto. Un cammino ancora difficile: il generale Jaruzelski a un certo momento ha affermato: «Non dimenticate che siamo attentamente osservati». Il primo ministro ha fatto capire che le autorità, dopo i provvedimenti presi nei confronti del leader del Kor, Kuron, non hanno intensione di prendere altre misure verso gli animatori del Comitato di autodifesa sociale. Ma hanno messo in guardia sulle conseguenze che potrebbero avere nuove attività del movimento. Il processo ai dirigenti del Knp (Polonia indipendente) un altro gruppo del dissenso, dovrebbe cominciare presto. Il tono adottato può lasciar supporre che le pene non saranno pesanti, ma nessuna assicurazione è stata data in questo senso. Quanto all'altro punto scabroso sul tappeto, la registrazione del sindacato contadino, non si sono fatti passi avanti. 'Solidarietà rurale» continua a svilupparsi e i pericoli aumentano. Il direttore dell'ospedale di Lodz, riservato ai dipendenti del ministero dell'Interno, e i dirigenti sindacali della città hanno firmato ieri un accordo in base al quale i cinque militanti sindacalisti licenziati dall'ospedale sono stati reintegrati nelle loro funzioni, in attesa che il tribunale si pronunci sulla legalità del licenziamento. Lo sciopero regio¬ nale in programma per oggi, dunque, è stato annullato. Ma l'accordo non risolve il problema di fondo: la possibilità di creare una sezione di 'Solidarietà' in un settore che dipende dall'esercito o dalla polizia. Anche le difficoltà a Radom — dove gli operai chiedono l'allontanamento di funzionari del partito responsabili della violenta repressione delle manifestazioni del 1976 — dovrebbero essere risolte in tempi brevi. I mutamenti promessi lunedi da Rakowski dovrebbero essere annunciati ufficialmente nei prossimi giorni. Ma le difficoltà restano: le autorità, in particolare, esitano a sostituire il capo della polizia. Il primo ministro ha insistito perché finiscano, soprattutto a Nowy Sacs e Suwalki, le richieste di trasformare in ospedali le sedi della polizia. Altri edifici appartenenti all'amministrazione o al partito dovrebbero essere ceduti al ministero della Sanità per far fronte alla mancanza di strutture ospedaliere. Il generale Jaruzelski — che si è impegnato a incontrare a breve scadenza l'intera direzione di 'Solidarietà' — ha insistito anche sulla gravità della situazione economica, che dovrebbe provocare presto difficoltà negli approvvigionamenti. L'agenzia ufficiale Pap ha confermato le prossime manovre del Patto di Varsavia in Polonia. Si svolgeranno nella «seconda settimana di marzo»; vi parteciperanno truppe tedesco-orientali, cecoslovacche, sovietiche e polacche, sul territorio dei quattro Paesi. Bernard Guetta Copyright I* Monde e per l'Italia la Stampa

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