Brisighella, Riolo e Cervia di Beppe Minello

Brisighella, Riolo e Cervia I centri termali in provincia di Ravenna Brisighella, Riolo e Cervia Dai borghi medievali dell'entroterra alle spiagge assolate dell'Adriatico Brisighella, Riolo e Cervia Milano Marittima: un «tris d'assi» della salute in provincia di Ravenna. Tre centri turistici che devono la loro fama alle terme che da decenni sono meta di migliaia di persone che vogliono unire una piacevole vacanza a cure naturali i cui benefici durano nel tempo. Località, che hanno continuamente sviluppato le attrezzature alberghiere, sanitarie e di svago mano a mano che il crescente successo convogliava nuovi e sempre più numerosi ospiti. Ma vediamone di ognuno le caratteristiche, le attrattive, la storia. Brisighella — E' nel cuore della Romagna, al centro di una delle zone più ricche di ricordi storici che testimoniano dell'arte e della cultura del nostro paese. Situato sulla strada panoramica che collega Firenze con Faenza, da Brisighella si possono raggiungere moltissime citta tra cui Ravenna, Bologna, Firenze e Ferrara unendo cosi alle cure termali la possibilità di interessanti gite in luoghi celebri e famosi. Il villeggiante di Brisighella dispone di altre numerose alternative fatte di passeggiate e visite nei magnifici dintorni nonché della possibilità di visitare interessanti monumenti del passato. Tra questi la Rocca del 1300, ora sede di un originale museo della civiltà contadina, la Torre dell'Orologio del 1200, il Santuario del Monticino, la Colleggiata del 1600, il Convento dell'Osservanza, le chiese di San Francesco e Santa Croce, la Pieve di Ottano e tanti altri luoghi come il parco Carnè e la Croce di Rontana. Durante la stagione termale l'intera cittadinanza collabora con la Pro Loco ad organizzare manifestazioni folkloristiche e raduni agro-turistici nella magnifica campagna. Anche i giovani sono stati ricordati e per loro sono state create infrastrutture turistico-sportive con piscina, tennis, pattinaggio, calcio, discoteca, bar e parco-giochi. Le terme di Brisighella sono sorte nel 1962 con la costruzione di un moderno e sofisticato stabilimento. Oggi vi sono diversi reparti specializzati in cui le acque solfuree e salso-bromoiodiche sono utilizzate mediante inalazioni, aerosol, nebulizzazioni, humages, ecc. I malati che se ne avvantaggiano sono quelli colpiti da forme infiammatorie croniche delle vie respiratorie in genere tra cui: rinite catarrale, sinusite, bronchite cronica, asma bronchiale, enfisema, sordità rinogena, sterilità e svariati tipi di malattie professionali. Riolo Terme — E' fra Imola e Faenza, a monte della via Emilia, sulla statale 306. La parte vecchia del paese — sorta come borgo medioevale su un piccolo altopiano a dominio della Valle del Senio — è tuttora raccolta entro la cerchia delle antiche mura e intorno alla Rocca ricostruita e ampliata dai Bolognesi nel 1308. Riolo deve la sua fama soprattutto alle acque minerali, già usate a scopo curativo in epoca preistorica e romana, come stanno a dimostrare numerosi reperti archeologici. Queste acque — solforose, salsoiodiche, ferruginose e clorurato-sodiche — vennero illustrate per la prima volta nel 1579 dal celebre medico G. B. Codronchi con il suo manoscritto De aquis Rioli. Alle acque solfuree di Riolo appartiene quella detta de •La Breta», solfidrica, notissima per le sue svariate applicazioni terapeutiche. Quest'acqua viene usata con ottimi risultati nelle affezioni delle vie respiratorie. Per i piccoli ospiti funziona il «Centro di cura dell'asma per l'infanzia» mentre è di recente costruzione un «Centro per la cura della sordità rinogena». Fra le attrattive nei dintorni di Riolo è da segnalare il monte Mauro dalla cui vetta si può ammirare il vasto pa¬ norama della pianura Romagnola e l'anfiteatro dell'Appennino tosco-romagnolo. Una delle curiosità più originali e attraenti della Regione sono gli Orridi del Rio Basino al fondo dell'omonima valletta verso lo sbarramento del baluardo della catena del Gesso. C'è poi ancora Monte Castello, Borgo Rivola, villa «La Serra» nei cui pressi si trova il «vulcanetto di Bergullo» da cui si estraggono fanghi medicamentosi. Cervia — Fin dall'antichità la sua importanza è legata in gran parte alle saline di cui parlano documenti dell'873. Oggi la sua fama è pure collegabile alla splendida spiaggia con la sua grande e folta pineta. Dalle saline vengono estratti quei fanghi naturali conosciuti per le loro proprietà curative per molte forme morbose. I fanghi sono diventati motivo di speciale richiamo da quando è stato realizzato un moderno ed importante stabilimento termale. A Cervia si realizza cosi una rara e felice associazione: mare, pineta, terme. La composizione dei fanghi di Cervia, anche in base a recenti analisi, ricorda quelli paleomarini e possono essere paragonati, in sostanza, ai famosi «liman» del Mar Nero, notissimi in Russia e largamente utilizzati a scopo terapeutico in alcune stazioni termali di grande fama. Nel nuovo stabilimento il prezioso fango viene periodicamente trasportato in adatte vasche di deposito, mantenuto sempre protetto dalla sovrapposizione di una buona quantità di acqua madre e lentamente riscaldato prima dell'uso in appositi apparecchi. Un particolare importante: il fango non viene mai rigenerato o comunque riutilizzato. Lo stabilimento termale è poi attrezzato con quanto di più moderno e sofisticato esista non solo in campo medico ma anche dal lato del tempo libero e dello svago. Per gli sportivi esistono un grande maneggio, campi da tennis, scuole di vela, sci nautico, nuoto. A Cervia sono vive le antiche tradizioni della cultura, del folklore, della gastronomia. Anche la pesca viene praticata con i mezzi tradizionali: i bragozzi, le paranze e le lance tipiche dell'Adriatico- Beppe Minello

Persone citate: Carnè, Cervia, Faenza, Riolo, Rocca