Da secoli Porretta all'insegna del bue regala salute

Da secoli Porretta all'insegna del bue regala salute Da secoli Porretta all'insegna del bue regala salute Situata a 400 metri di altezza, sull'Appennino tosco-emiliano, a metà strada tra Bologna e Firenze, Porretta. come stazione termale, era nota già ai tempi dei romani. Ma il suo secolo d'oro, almeno dal punto di vista dello sviluppo, fu certamente il tredicesimo. E' a quegli anni, infatti, che gli storici fanno risalire i primi documenti ufficiali (soprattutto Editti Bolognesi) in cui furono ordinati -ampliamenti e riparazioni*, mediante la concessione di privilegi ed esenzioni, si favori la costruzione di 'fabbricati di alloggio-. Ed è sempre a quegli anni che si fa risalire la prima leggenda. E' molto semplice: è la storia di un bue che, ridotto ad estrema consunzione, viene lasciato libero dal suo padrone. A Porretta raccontano che quel bue •seguendo il suo naturale istinto, si abbeverò con le acque medicamentose che sgorgano alle radici del monte Sassocardo, ritornando molti giorni dopo alla stalla, bello, grasso e perfettamente guarito*. Vera o no, in questa storia, gli abitanti di Porretta per lungo tempo ci hanno creduto, tanto da trasferirla nello stemma del Comune, dove è raffigurato appunto un -Bove che si abbevera a una sorgente*. Vera o no. comunque, è da questa storia che iniziò il decollo di Porretta come stazione termale che sa realizzare, con i suoi stabilimenti millenari, un 'binomio perfetto e raro* che i pubblicitari, con i loro slogan ad effetto, traducono in «cura e villeggiatura*. Di questo «binomio», nei secoli passati, hanno fruito principi e regnanti: a Porretta ricordano Lorenzo il Magnifico, il cardinale Francesco Gonzaga che aveva al suo seguito il pittore Andrea Mantegna, Giovanni Sforza Visconti, primo marito di Lucrezia Borgia, e, per arrivare a secoli più recenti, un ex re di Olanda. Luigi Bonaparte, che per anni si recò a Porretta a •curare gravi disturbi artritici*. Ma più che principi e regnanti, a sottolineare le - efficacissime cure inalatone* che offre la stazione, che si inselva in una splendida vegetazione di castagni, pini, faggi ed abeti, gli storici del posto, amanti del bel canto come tutti i romagnoli, preferiscono ricordare •artisti famosi* che a Porretta andarono quasi in pellegrinaggio a •ristorare e fortificare le loro preziose corde vocali* : dall'Adelina Patti alla Gemma Bellincioni, dalla Toti Dal Monte a Gino Bechi. Per non parlare poi delle migliaia di donne che. sempre a Porretta, nei secoli passati si sono recate a «curare la sterilità*, seguendo le indicazioni di Gentile da Foligno, un medico della Studio di Bologna, vissuto a cavallo tra il 1200 e il 1300, il quale si era convinto che Inacqua di Porretta giova assai a favorire la gravidanza*. Naturalmente anche questo può appartenere in parte alle leggende di una stazione che nella mappa termale italiana, dice oggi il suo direttore Giampaolo Testa, uno dei maggiori esperti italiani del problema, 'figura ormai tra le prime dieci, con quasi trentamila preseme l'anno*; un numero che la Regione emiliana pensa ancora di aumentare con campagne promozionali all'estero, soprattutto in Germania, Scandinavia, Francia, Gran Bretagna e Svizzera •prolungando — dice Testa — la stagione a tutto l'anno* per utilizzare a pieno la complessa rete di attività turistiche (dagli alberghi alle stazioni sciistiche invernali) che, negli ultimi anni, sono sorte attorno ai nuovi modernissimi stabilimenti termali. Oggi le acque di Porretta vengono divise, dagli esperti, in due gruppi: quello delle •salsobromoiodiche* negli stabilimenti alti, cosi detti perché situati nella parte alta della cittadina, e quello delle •sulfuree*, negli stabilimenti detti della Puzzola, lungo il fiume Reno. Le prime hanno come elemento chimico fondamentale il cloruro di sodio e sono consigliate per una infinità di cure: dalle malattie dell'apparato uro-genitale femminile (sterilità secondaria, vaginiti, forme infiammatorie) alle forme osteo-articolari (reumatismi, lesioni articolari, muscolari ed ossee), dalle malattie dell'apparato digerente e del fegato alle malattie del ricambio (uricemia, diabete, ecc.). Le seconde sono invece caratterizzate da una notevole quantità di idrogeno solforato e sono consigliate dai medici per curare malattie dell'apparato respiratorio (bronchiti, asme bronchiali, ecc.), dell'orecchio, dell'apparato cutaneo e orinario. Spesso le due acque in alcuni casi (malattie dell'apparato l osteo-articolare e cutaneo, dell'apparato respiratorio o anche in casi di malattie dell'infanzia, linfatismo, adeoidismo, ecc.) vengono «abbinate» con risultati che fanno delle Terme Porrettane una struttura all'avanguardia nel termalismo moderno, anche per i centri clinici specialistici che sono stati creati. c. roc.