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La madre di Petrone si scaglia su Piccolo «Dì che l'hai ucciso» La madre di Petrone si scaglia su Piccolo «Dì che l'hai ucciso» BARI — Giuseppe Piccolo ha rischiato ieri mattina di avere un ceffone dalla madre di Benedetto Petrone. del cui omicidio è imputato davanti alla corte d'Assise (presidente Steaì. Palma Sebastiano, che assieme al marito, Raffaele Petrone. ed agli altri figli è parte civile nel processo, ha tentato di scagliarsi contro l'imputato mentre passava davanti al banco degli imputati per andare a deporre. Non ha raggiunto Piccolo soltanto perché i carabinieri si sono posti tra la donna e l'imputato. Un altro fatto di rilievo di questa udienza è l'indagine che l'Istituto di criminologia dell'università sta facendo sulla presunta simulazione di pazzia di Piccolo. Quando ha deposto, Raffaele Petrone ha detto soltanto: «Condannatelo e basta-; sua moglie ha invece urlato a Piccolo: «Lo deve dire che ha ucciso mio figlio, basta con le bugie.'.. E poi al presidente: «Speriamo che sia l'ultima volta, non ce la facciopiù-. Il testimone più importante, Francesco Intranò. che era con Petrone quando fu ucciso e fu ferito a sua volta, depone oggi, perché è militare di leva e non ha fatto in tempo a raggiungere Bari. Dopo aver letto le deposizioni già rese da Intranò nei precedenti tentativi di svolgere il processo, il presidente ha chiamato gli agenti di polizia che redassero i primi verbali. Oltre alle telecamere della Rai e delle televisioni private, ieri mattina in aula ce n'era un'altra, quella dell'Istituto di criminologia dell'Università di Bari, diretto dal prof. Francesco Carrieri. Il docente sta infatti svolgendo uno studio sul comportamento dell'unico degli otto imputati in questo processo ohe è presente in aula. «Anche la simulazione della pazzia — ha detto Carrieri ai cronisti — costituisce interessante materiale di studio per un criminologo-.