Oggi sciopero di un'ora a Lodz dopo il duro richiamo di Mosca

Oggi sciopero di un'ora a Lodz dopo il duro richiamo di Mosca Walesa non è riuscito a incontrare Jaruzelski Oggi sciopero di un'ora a Lodz dopo il duro richiamo di Mosca Il leader del sindacato indipendente ha avuto un colloquio con il vice premier Anche Radom minaccia agitazioni - Congresso di «Solidarietà rurale» a Poznan VARSAVIA — Il premier Jaruzelski, impegnato in una riunione con i prefetti di tutta la Polonia, ha rinviato a domani l'incontro con Walesa, che è invece stato ricevuto dal vice primo ministro Rakowski per tentare di scongiurare lo sciopero di un'ora previsto questa mattina a Lodz in segno di protesta per il licenziamento di 15 persone (tra i quali membri di «Solidarietà») dal locale ospedale. Si è anche discussa la minaccia di sciopero a Radon, dove si chiede di allontanare i responsabili degli avvenimenti del '76, e le incriminazioni degli esponenti del Kor, Kuron e Michnik. Il leader sindacale era tornato da Poznan, dove aveva partecipato al primo congresso nazionale di «Solidarietà rurale». Continuano gli attacchi al sindacato da parte della stampa cecoslovacca e della Pravda, che ieri ha ribadito che in un regime socialista i sindacati devono essere solo una *scuola di comunismo'. NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE VARSAVIA — Resta poco o nulla del capitale di fiducia che il nuovo premier polacco Jaruselski era riuscito ad accumulare. La firma degli accordi con i contadini e con gli studenti, la soluzione di minacciosi conflitti locali hanno fatto credere soltanto per due settimane alla possibilità di una tregua nella guerriglia fra il governo e la popolazione. Questa speranza, nutrita dai governanti come dai governati, è stata troncata mercoledì scorso dal Cremlino; e ora il rischio che la ripresa della guerriglia porti ad uno scontro campale è grande. Il meccanismo messo in moto, il cui prodotto sarebbe un intervento sovietico, è abbastanza terribile perché en trambe le parti cerchino di destreggiarsi tra le mine che Mosca sta disseminando in Polonia. Il governo ha interpretato a suo modo l'ingiunzione di «rovesciare il corso degli eventi» e di reprimere i «con trorivoluzionari». I quattro animatori del Kpn, la «Confederazione della Polonia indi pendente», il cui dossier è stato trasmesso venerdì scorso ai tribunali, erano in carcere uno da settembre, gli altri da novembre; il loro radicalismo nazionalistico sino ad oggi ha costituito un limite alla mobi litazione in loro favore. Kuron e Michnik, uomini di punta del Kor, molto più popolari e molto legati a 'Solidarietà», del quale sono consiglieri, sono stati lasciati in libertà, benché il primo abbia ricevuto una comunicazione giudiziaria (al secondo il procuratore non riesce a notificarla). Il sindacato, dopo una seduta-fiume di 17 ore sabato scor¬ so, ha limitato per ora la sua risposta a un ammonimento, accontentandosi di chiedere l'apertura di colloqui con il premier in primo luogo sul «rispetto della legge e degli accordi» dell'estate scorsa, ai quali, ha ricordato, «non sono conformi» le incarcerazioni per reati d'opinione e la repressione antisindacale. L'incontro Jaruzelski-Walesa può finire al massimo con la decisione di temporeggiare, e questo per due motivi: innanzitutto, la direzione polacca, dopo aver posto l'esercito a capo del governo, non può cedere al sindacato senza ammettere che anche la sua estrema risorsa si è rivelata impotente a garantire l'autorità dello Stato; in secondo luogo, ed è la cosa più importante, perché le pressioni di Mosca praticamente vietano un nuovo compromesso. Malgrado {'«atmosfera cordiale» della quale parlava il comunicato ufficiale, la riunione al Cremlino si è svolta in un clima di estrema tensione, e ricordava più. una convocazione in tribunale che una discussione tra 'partiti fratelli». I dirigenti sovietici hanno duramente ripreso Kania, dichiarandosi insoddisfatti della piega presa dagli avvenimenti; ciascuno di loro aveva in mano grossi fascicoli con gli estratti dei discorsi dei militanti di •Solidarietà» e bollettini sindacali regionali che sono stati letti come capi d'accusa. Uno degli uomini più influenti del Cremlino ha brandito il testo degli accordi con i contadini denunciando le garanzie date alla proprietà privata della terra; lo stesso ha fatto con l'accordo con gli studenti, indignandosi per la soppressione dell'insegnamento obbligatorio del russo. Jaruzelski, impassibile sotto il fuoco incrociato, sarebbe stato trattato con un certo riguardo. A Varsavia lo choc è stato tale che un influente membro dell'equipe dirigente domenica ha dichiarato «la partita perduta» e ha parlato di un intervento militare in tempi brevi. Profezia inquietante, alla vigilia delle manovre del Patto di Varsavia che dovrebbero svolgersi prossimamente nel Nord della Polonia e che stanno creando la psicosi a Danzica. Sembra una serie di azioni intimidatorie, che rischiano però di trascinare l'Urss in un meccanismo che più nessuno potrebbe controllare. Forse il margine di manovra del governo polacco è maggiore di quanto esso pen- rf- Bernard Guetta Copyright Ijt Monde e per l'Italia IA Stampa