Anche il fermo di polizia è incluso nel referendum

Anche il fermo di polizia è incluso nel referendum Con provvedimento della Corte di Cassazione Anche il fermo di polizia è incluso nel referendum ROMA — Anche l'articolo della legge Cossiga sul fermo di polizia sarà oggetto di referendum. Nel pronunciarsi sull'ammissibilità al voto popolare della legge sulla sicurezza pubblica e l'ordine democratico, la Corte Costituzionale aveva momentaneamente stralciato appunto l'art. 5 del testo in esame. Infatti in quei giorni il Parlamento stava dibattendo se prorogare o no di un anno l'efficacia di questa norma, quindi non si poteva sottoporre a referendum una norma in discussione. La proroga ora è stata approvata. Il fermo di polizia rientra quindi nel referendum ammesso sulla legge Cossiga: lo ha comunicato la Corte di Cassazione ai comitati promotori del referendum. Formalmente anche la Corte Costituzionale dovrà pronunciarsi di nuovo, a sua volta, in merito all'art. 6. Ma si tratta di un pronunciamento già scontato. Non è neppure prevedibile infatti che il ricorso alla consultazione popolare venga annullato sulla base di un semplice provvedimento di proroga. Proprio la Corte Costituzionale nel 1978 aveva detto chiaramente che un referendum si può evitare nel caso in cui vengano apportate modifiche alla legge tali da modificarla sostanzialmente nel senso dei desideri dei presentatori della richiesta di referendum. Dopo la decisione dell'ufficio centrale per i referendum della Corte di Cassazione il segretario del partito radicale, Rutelli, ha dichiarato: «Il referendum sulla legge Cossi- ga riassume definitivamente la sua fisionomia: quella di consultazione popolare contro la degenerazione liberticida e anticostituzionale del nostro ordinamento legislativo e giudiziario. Tocca ai compagni comunisti anzitutto decidere adesso se confermare il no a questo referendum che è in contrasto con decenni di lotte politiche del pei nelle istituzioni e nel Paese. Ma lo stesso vale per i socialisti, per i liberali-■ Sono sei i referendum per i quali si dovrebbe votare il 17 o il 24 maggio (la data definitiva deve fissarla il Presidente della Repubblica). Due sull'aborto, uno proposto dai radicali che puntano alla liberalizzazione totale del diritto di interrompere la maternità. L'altro dal «Movimento per la vita» che vuole abrogare alcuni articoli ritenuti troppo «permissivi» dell'attuale legge sull'aborto. Abrogazione del porto d'armi, proposto dai radicali. Abrogazione della legge Cossiga, nel quale rientra ora anche il fermo di polizia, proposto dai radicali. Abolizione dei tribunali militari, proposto dai radicali. Abolizione dell'ergastolo, anche questo su iniziativa dei radicali.

Persone citate: Cossiga, Rutelli

Luoghi citati: Roma