Indagine «Boxa» rivela che 85 italiani su 100 diffidano dei politici
Indagine «Boxa» rivela che 85 italiani su 100 diffidano dei politici Indagine «Boxa» rivela che 85 italiani su 100 diffidano dei politici ROMA — Il giudizio che gli italiani danno degli uomini al governo, e in genere della classe politica, è decisamente negativo, e peggiora di anno in anno. Lo dimostra un'indagine della Doxa, condotta su un campione di circa 1500 persone e pubblicata in questi giorni. Il 32% degli intervistati alla domanda che cos'è che soprattutto non va in Italia ha risposto: -Governo, partiti, classe politica», ponendo in secondo piano problemi come i prezzi e l'inflazione (19%), la delinquenza (10%), la disoccupazione (8%), il funzionamento della giustizia (7%). Non solo, ma un altro 7% ha indicato più specificamente •la disonestà dei politici», e un 5% la necessità di variare il quadro politico. A domande più precise gli intervistati hanno risposto in modo ancora più categorico. L'84,8% ritiene che gli uomini al governo non siano né seri né onesti, il 69,4% aggiunge che sono anche incapaci e incompetenti. Nel '67 i giudizi negativi sull'onestà dei politici erano il 32,8%, quelli sulla loro capacità il 21,8%. La caduta di popolarità è divenuta netta soprattutto dopo il 1974. In conseguenza l'82,4% degli italiani ritiene che vada male il funzionamento dello Stato, contro il 35% del 1967. Un giudizio diffuso negli intervistati è poi che le cose vadano sempre peggio, di anno in anno, e questo vale sia per il funzionamento dello Stato (64,4%), sia per l'onestà dei governanti (64,5%), sia per la loro capacità (55,8%). I giudizi non variano molto secondo le regioni, anche se diventano più negativi andando dal Nord al Sud; né va-' nano molto secondo le idee politiche degli intervistati. Anche nei simpatizzanti dei partiti di governo la maggioranza è critica sull'onestà e la serietà dei governanti. Tra i simpatizzanti democristiani il 73% dà un giudizio negativo, lo stesso accade per l'89% dei socialisti e per l'86,7% di socialdemocratici, repubblicani e liberali. Nei partiti di opposizione la condanna è quasi plebiscitaria: 93% sia tra i comunisti, sia tra i missini; 91% per i radicali, i demoproletari, i pduppini.
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