Genscher da Reagan Troppo ottimismo? di Tito Sansa

Genscher da Reagan Troppo ottimismo? Il ministro tedesco oggi in Usa Genscher da Reagan Troppo ottimismo? DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — Un'inconsueta «bordata» di interviste rassicuranti ha preparato il viaggio di tre giorni che il ministro degli Esteri tedesco, Genscher, farà a partire da oggi a Washington, dove incontrerà il presidente Reagan. il segretario di Stato Haig, il ministro della Difesa Weinberger ed esperti di politica estera del Senato e della Camera. Il tono delle dichiarazioni è talmente ottimistico che perfino alcuni giornali tedeschi lo trovano sospetto, e scrivono che a Bonn si è ravvisata la necessità di preparare il terreno con un velo di belle parole per nascondervi dietro le differenze di opinioni esistenti tra Bonn e Washington. A Genscher. si ammette negli ambienti politici tedeschi, spetta un compito particolarmente difficile. Da una parte dovrà sondare la nuova politica americana, dall'altra dovrà dissipare diversi dubbi che oltre Atlantico sono sorti negli ultimi tempi circa l'attendibilità della Germania. Anticipando con le sue risposte le domande che gli interlocutori americani gli porranno. Genscher si è già allineato sulle posizioni dell'amministrazione Reagan: ha respinto la proposta di Breznev per una moratoria dei missili nucleari in Europa; ha insistito sulla necessità di tener fede alla decisione della Nato di negoziare sul controllo degli armamenti su una base di equilibrio delle forze: ha ripetuto la disponibilità tedesca ad assumere nuovi ruoli se ci dovesse essere una revisione dei compiti nell'ambito della Nato per impedire tentativi di espansione sovietica al di fuori dell'area atlantica. Su due punti delicati il ministro Genscher avrà certamente difficoltà con i suoi interlocutori: il contributo tedesco alla difesa, ora che gli Usa hanno aumentato del 7 per cento le proprie spese in questo settore, e il progettato, colossale accordo tedesco-sovietico per la fornitura di gas metano. Sul tema della difesa, Bcnn ha già messo le mani avanti, assicurando ieri, durante una conferenza stampa convocata in via eccezionale di sabato, probabilmente ad uso dei giornali americani, che i programmi fissati verranno realizzati nonostante enormi difficoltà di bilancio. Quanto all'accordo per il metano russo, Genscher cercherà, cifre alla mano, di rassicurare Reagan e gli altri che esso non comporterà il rischio di una dipendenza energetica della Germania dall'Unione Sovietica. Genscher va a Washington in funzione di rompighiaccio, si dice a Bonn. E' il primo di quattro uomini di governo tedeschi che prendono contatto con la nuova amministrazione Reagan: contemporaneamente con lui è partito il ministro dell'Economia Lambsdorff. lo seguirà a fine mese il ministro della Difesa Apel, nella terza decade di maggio infine andrà oltre Atlantico per quattro giorni il cancelliere Schmidt. „ c Tito Sansa

Persone citate: Apel, Breznev, Haig, Reagan, Schmidt, Weinberger