Un disastro: colture distrutte dal gelo, incendi, niente sci

Un disastro: colture distrutte dal gelo, incendi, niente sci I guai del bel tempo nella provincia di Torino Un disastro: colture distrutte dal gelo, incendi, niente sci Valle per valle i danni (miliardi) causati dalla siccità e dallo scarso innevamento -1 comuni dove comincia a scarseggiare l'acqua Scarso innevamento, gelo e siccità (non piove da 4 mesi) stanno provocando danni incalcolabili a turismo, agricoltura e boschi. In Regione si parla di situazione di emergenza, le Comunità montane chiedono contributi, le associazioni di categoria sperano in una riduzione delle imposte. Crollo degli incassi nel settore del turismo invernale. L'Associazione delle imprese che gestiscono funivie e seggiovie dicono che la presenza di sciatori in Piemonte è scesa, in un anno, a 6 milioni, da 30. Il mancato guadagno delle $8 aziende della provincia di Torino è calcolato in quasi 4 miliardi. Preoccupazione per Yagricoltura: i raccolti rischiano di andare perduti sotto la morsa del gelo; patrimonio forestale: il fuoco ha distrutto in Piemonte 19.810 ettari di bosco; gli incendi sono stati 297; hanno richiesto l'impiego di 2500 uomini. 6 elicotteri e aerei, fra cui un Hercules C 130 dell'Aeronautica. Alta Val Susa — La poca neve ha semiparalizzato l'attività sciistica. A Sestriere negli ultimi due mesi si sono registrate 26 mila presenze (32 mila nell'80), la scuola di sci ha lavorato al 50 per cento. A Borgata Sestriere primi arrivi di turisti il 10 gennaio; a Cesana gli impianti della «Grangesises» sono aperti solo da pochi giorni; ha invece lavorato San Sicario. A Chiomonte la società che gestisce il Pian del Frais ha denunciato un incasso di 48 milioni contro i 300 dell'80. A Sauze d'Oulx il lavoro si è ridotto della metà: del 30 per cento a Claviere e a Bardonecchia. Lorenzo Nosenzo, Azienda autonoma di Bardonecchia: •Da noi si è sempre sciato, anche se non nelle migliori condizioni, ma è chiaro che la stagione è compromessa: 80 mila preseme contro le 130 mila dell'80». Bruno Strazzabosco, assessore al turismo della Comunità montana: «Stagione disastro con grati ipoteche per il futuro. Molti alberghi chiuderanno entro il 15 perché non possono aspettare fino a Pasqua». La siccità è stata causa d'incendi: 80 ettari distrutti. 5 mila piante giovani bruciate a Oulx e Exilles. Valli Chisone e Germana sca — L'attività dei centri in vernali di Pragelato e Prali è cominciata la scorsa settima na. Il danno economico è in calcolabile, le comunità della valle non hanno visto un solo turista nelle settimane della stagione bianca. Danni provocati da una bufera di vento (200 milioni) e dagli incendi. Spese centinaia di milioni per sostituire gli al beri ad alto fusto bruciati in 500 ettari della bassa valle, nei comuni di Inverso, Pinasca, San Germano. Perrero Usseaux e Prali. " L'assenza di neve ha prosciugato le falde idriche e a Perosa e Pomaretto la distribuzione dell'acqua potabile avviene a turni. Bassa Val Susa e Val Chiùsella — Circa 600 ettari di bosco (oltre 300 nelle sole zone di Meana e Rocciamelone) distrutti in 10 incendi di grandi proporzioni. Imprecisabile il numero dei focolai estinti prima che si estendessero. Per un bilancio dei danni bisogna attendere la ripresa del ciclo vegetativo dato che il fuoco ha cancellato la microfauna e la microflora. Anche in questa valle la siccità provocherà problemi e da un giorno all'altro potrebbe mancare l'acqua potabile. Senza neve il gelo ha bruciato i raccolti, spaccato il terreno e causato la morte di molte specie di animali. Tullio Benedetti, presidente della Comunità montana: «La scarsità d'acqua nei torrenti ha già ucciso quintali di trote (sono rimaste prigioniere del ghiaccio); l'associazione pescatori intende chiedere un contributo per ricostituire il patrimonio ittico». Valli di Lanzo — E' ancora in corso il bilancio. A Traves, Viù, Corio, Balangero. Ala, Germagnano e Coassolo, pini e abeti sono stati divorati dalle fiamme nei primi 5 giorni dell'anno. Anche qui la siccità ha messo in- crisi il rifornimento idrico e a Lanzo, Cafasse, Balangero l'acqua viene erogata solo in alcune ore del giorno. Saltata la stagione invernale per gli impianti di Ala. Balme e Usseglio. La Comunità montana per far effettuare i Giochi della gioventù ai ragazzi delle scuole (circa 800) ha dovuto portarli a Bardonecchia. Val Chiusella — Oltre 3200 ettari di alberi resinosi bruciati in pochi giorni. Nella valle non è caduto un centimetro di neve e le falde idriche sono al minimo. In allarme i tremila abitanti dei comuni del fondovalle, mentre quelli di Brusasco hanno dovuto essere collegati con un'altra rete. Emanuele Monta

Persone citate: Bruno Strazzabosco, Coassolo, Inverso, Lorenzo Nosenzo, Tullio Benedetti