Il pg chiede 5 anni per Machiavelli

Il pg chiede 5 anni per Machiavelli Il processo di Genova Il pg chiede 5 anni per Machiavelli GENOVA — Il procuratore generale Jonimi ha concluso ieri la requisitoria al processo per lo scandalo di Santo Stefano al Mare. Ha chiesto che gli imputati siano riconosciuti colpevoli di tentata concussione con le seguenti condanne: Paolo Machiavelli, 5 anni (in primo grado 4 anni e 8 mesi); per il suo ex segretario Alberto Renzi, 5 anni (nel precedente processo 4 anni); per il geometra Cosimo Cusato, ex socio dello studio Negroponte, 3 anni (2 anni). Per tutti ha proposto l'interdizione dai pubblici uffici. Hanno poi cominciato a parlare i difensori, insistendo sulla estraneità degli imputati ai fatti addebitati. In particolare su questa linea si sono orientati i patroni di Paolo Machiavelli, ex presidente del Consiglio regionale della Liguria. L'avv. Giuliano Vassalli ha detto che non vi fu concussione da parte di Machiavelli: per la carica che egli ricopriva non poteva avere poteri in campo edilizio (essendo l'urbanistica competenza della giunta e non dell'ufficio di presidenza dell'assemblea regionale) e ha sostenuto che lo scandalo va interpretato, forse, alla luce d'una serie di lotte interne di partito. La vicenda fu rivelata, nel 1974, dall'allora assessore all'Urbanistica, Delio Meoli, socialista come Machiavelli. Il dibattito proseguirà ancora domani e si concluderà con brevissime repliche venerdì mattina

Persone citate: Alberto Renzi, Cosimo Cusato, Delio Meoli, Giuliano Vassalli, Machiavelli, Negroponte, Paolo Machiavelli

Luoghi citati: Genova, Liguria, Santo Stefano Al Mare