Riarmo saudita turba Israele di Giorgio Romano

Riarmo saudita turba Israele OSSERVATORIO Riarmo saudita turba Israele Il riarmo dei Paesi arabi, soprattutto dell'Arabia Saudita, è una della maggiori preoccupazioni di Israele. In primo piano è la fornitura americana a Riad di 60 aerei F1S perfezionati. Gerusalemme nel luglio scorso ha ricevuto i primi esemplari di questo caccia e ha una opzione per altri 10, ma l'alto costo l'ha dissuasa finora da ulteriori acquisti. Quanto al ruolo di Riad, Gerusalemme è in disaccordo con Washington, che considera l'Arabia Saudita un Paese moderato e fedele ai suoi impegni. Israele, invece,nota che Riad continua-a opporsi agli accordi di Camp David, ha parlato di «guerra santa» in occasione dell'ultimo vertice islamico, ha indotto la Turchia a degradare i rapporti diplomatici con lo Stato ebraico, e ha spinto la Giordania a un irrigidimento nei suoi confronti. Gerusalemme ricorda inoltre le violazioni degli impegni assunti da Riad con gli Stati Uniti, tra cui la promessa all'amministrazione Carter di non destinare gli F1S alla base aerea di Tabuk, vicina a Eilat, ma a quelle di Dhahran, Riad, la il e KhanusMuskait. La lettera con queste assicurazioni conteneva anche l'impegno di non acquistare aerei in altri Paesi, mentre i sauditi stanno trattando 200 caccia «Tornado» con un consorzio europeo. Questa situazione e il fatto che Washington ritiene Riad un importante elemento della sua politica nella regione, hanno convinto Israele che i tentativi di indurre gli Stati Uniti ad arrestare questa o altre transazioni con i saudiani non hanno possibilità di successo. Qualcosa di analogo avviene anche con altri paesi, indotti da considerazioni economiche a concedere forniture d'armi alla ricchissima Arabia: Bonn per esempio è interessata alla vendita di 200 carri armati oLeopard». Per tali considerazioni Israele, sia pur riluttante, è decisa ad accettare certi «compensi» (si parla di altri 1S esemplari di FI5 e di un prestito di 600 milioni di dollariper acquistarli) anche perché gli esperti militari ritengono necessari nuovi aerei, artiglieria contraerea e sofisticati mezzi di avvistamento. Il 65 per cento della popolazione di Israele e il 75 per cento dei suoi impianti industriali si trovano nella stretta pianura costiera raggiungibile dagli aerei dell'Arabia Saudita, con la quale Gerusalemme è ancora formalmente in stato di guerra. E' significativo che il principe saudiano Sultan abbia dichiarato in una intervista all'agenzia giornalistica del Qatar che gli F1S che l'Arabia ha acquistato in Usa arriveranno puntualmente, e le pressioni degli amici di Israele su Washington non serviranno a nulla. Giorgio Romano

Persone citate: Arabia