«Tante polemiche ma il governo arriverà a giugno» di Luca Giurato

«Tante polemiche ma il governo arriverà a giugno» Parlano leaders e ministri «Tante polemiche ma il governo arriverà a giugno» Forlani: «C'è una maggioranza sicura, ben risoluta e decisa a andare avanti» Craxi: «Nella de vi sono zone d'ombra» ROMA — Prebidente, dopo tante fatiche, il governo ce l'ha fatta anche sulla legge finanziaria. E' contento? «Credo stano cose normali». Sono le 23 di domenica ed è normale che Forlani non abbia molta voglia di parlare. Il presidente è stanco, come tutti i 600 deputati di Montecitorio appena usciti da una «maratona» di 14 ore filate: scrutini segreti a raffica, contrasti sugli emendamenti, dichiarazioni di voto, dibattiti logoranti, corsa finale, nella notte, verso aerei e treni. Ieri, più rilassato e sereno, il presidente ha avuto modo di esprimere soddisfazioni, moniti e preoccupazioni in una intervista al «Tgl». 'L'Italia è governabile — ha dichiarato Forlani — attualmente c'è una maggioranza sicura, che è ben risoluta e decisa ad andare avanti». La proposta di Visentini per un governo diverso è praticabile? ••Non vogliamo durare in eterno. Il nostro è un governo che non è arroccato, non è chiuso: è aperto a un confronto corretto, democratico, con le opposizioni. Nessuno è più d'accordo di me che si ricerchino le condizioni di una più agevole governabilità e anche di una maggiore coesione nazionale. Ma è chiaro che bisogna partire da dati reali, cioè dalle forze politiche che esistono nel Paese e nel Parlamento. Chi prescinde da questa esigenza ed immagina di poter realizzare dei governi non passando attraverso i dati della realtà, si muove secondo me su un terreno di fantasia». Il presidente del Consiglio è molto esplicito. Afferma d'essere 'risoluto ad andare avanti, fino a quando, naturalmente, ci sosterrà la fiducia del Parlamento e della maggioranza che ha dato vita a questo governo». La presa di posizione di Forlani, ferma e decisa, lascia comunque aperti i due grandi interrogativi del momento politico: ci sarà una tregua sino alle elezioni del 21 giugno o il governo potrebbe subire un drammatico «incidente di percorso»? Le «grandi manovre» della de possono veramente travolgere l'asse di ferro Piccoli-Forlani? Questi interrogativi li abbiamo posti, nella lunga notte di domenica a Montecitorio e ieri mattina, a numerosi leaders politici: i segretari Craxi (psi), Longo (psdi), Spadolini (pri); i ministri De Michelis (Partecipazioni Statali). Nicolazzi (Lavori Pubblici), La Malfa (Bilancio), Bodrato (Istruzione), Scotti (rapporti con l'Europa). Gava (rapporti con il Parlamento). Vanno poi registrati gli interventi, molto decisi, di Alessandro Natta, numero due del pei. di Valerio Zanone, segretario del pli. e di Marco Palmella. I risultati sono questi: 1) per il governo, nessuno può escludere sorprese clamorose, ma, sulla carta, l'appuntamento del 21 giugno dovrebbe essere raggiunto e superato, pur tra polemiche e tensioni; 2) per «l'incognita de», le considerazioni sono più complesse e articolate. Il ministro Gava è categorico: 'Mutamenti al vertice? Grandi manovre contro Piccoli? Sono balle. Grosse come case». Il suo collega Scotti fornisce una indicazione preziosa: -Tutto dipende da Andreotti. Giulio, per ora, non si muove. Quindi, non succede niente». Craxi sembra meno convinto: 'Siamo tranquilli. Qualsiasi cosa accada, faremo senz'altro il nostro congresso. Non ci ferma nessuno. Però, nella de, non si capisce molto bene che cosa stia accadendo. Qualcuno, prima o poi, dovrebbe gettare in quel partito un piccolo falò per rischiarare certe zone d'ombra». Una delle «zone d'ombra», come le definisce il segretario del psi, coprirebbe contatti sempre più intensi tra Fanfani e Andreotti. »Il governo arriverà senz'altro al 21 giugno, che sarà una verifica importante per tutti — dice il ministro Nicolazzi —. Certo, se sono vere queste voci, le cose potrebbero cambiare. Fanfani e Andreotti insieme sono forti. Se lo vogliono, potrebbero diventare pericolosi». Longo è il più polemico con la de: 'La de, lo ha detto anche Bisaglia, è caratterizzata in questo momento da incertezza e ambiguità. Ciò la induce a guardare con simpatia ad ogni proposta che le sembra idonea a conservare in Luca Giurato (Continua a pagina 2 in sesta colonna)

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