«DC 10» Alitalia con 199 persone a bordo bloccato per 16 ore sulla pista di Accra

«DC 10» Alitalia con 199 persone a bordo bloccato per 16 ore sulla pista di Accra Gesto di ritorsione del Ghana per il mancato collegamento bisettimanale con Roma «DC 10» Alitalia con 199 persone a bordo bloccato per 16 ore sulla pista di Accra DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Un atto di rappresaglia senza alcuna giustificazione, poi gli sforzi della Farnesina hanno avuto la meglio e le autorità del Ghana, nel primo pomeriggio di ieri, hanno consentito il decollo del «DC-10. dell'Amalia bloccato per 16 ore all'aeroporto dì Accra. Il jet ha raggiunto Abidjan, nella Costa d'Avorio, alle 14,40 e alle 19 è ripartito per Roma, dove è arrivato verso mezzanotte. Risultato: 185 passeggeri (25 persone con destinazione Accra erano state fatte scendere) e l'equipaggio (14 persone) sono stati costretti a trascorrere la notte sulla pista dello scalo, controllati a distanza da un gruppo di vigili del fuoco, prima di poter ri- partire in mattinata per Abidjan su un aereo della compagnia francese «Uta». Dietro il gesto di ritorsione c'è il mancato accordo sui collegamenti fra le due compagnie di bandiera. La compagnia del Ghana, dal 15 dicembre scorso, aveva chiesto di volare da Accra a Roma due volte la settimana con due «DC-10» da 270 posti ciascuno. Questo di fronte alla sola frequenza settimanale j dell'Amalia, servita da un «DC-10» da 250 posti, che la nostra compagnia ritiene sufficiente per quella linea. Una richiesta che il nostro Paese è contrario ad accogliere in quanto non vengono rimosse le discriminazioni nei confronti dell'Amalia. Si tratta, in particolare, del blocco dei fondi Alitalia depositati presso banche ghanesi come ricavato della vendita di biglietti (venduti in moneta estera pregiata e cambiati in valuta locale) e della non trasferibilità da parte degli istituti di credito del Ghana di quanto dovuto all'Amalia per i tagliandi venduti: un credito di 2400 milioni. Inoltre, la nostra compagnia di bandiera può solo in parte utilizzare quanto incassa per pagare le proprie spese di carburante e l'assistenza aeroportuale e non può vendere direttamente noli merci, né ottenere traffico postale. Le trattative per un accordo, condotte in due riprese, a metà gennaio e a metà febbraio, hanno ottenuto finora che venga rimosso il blocco dei crediti e la trasferibilità della valuta, ma solo sul piano teorico, in quanto le banche ghanesi sostengono di non avere la disponibilità in dollari, ovvero la valuta con cui avvengono gli scambi. Nella vicenda del «sequestro» del -DC-10» dell'Alitalia è intervenuta fin da venerdì sera la Farnesina. L'ambasciatore del Ghana a Roma. Charles Richard TachieMenson. è stato convocato ieri mattina al ministero degli Esteri dove gli è stata consegnata una nota di protesta.

Persone citate: Charles Richard