Germania, battaglia polizia-dimostranti per la centrale nucleare di Brokdorf di Tito Sansa

Germania, battaglia polizia-dimostranti per la centrale nucleare di Brokdorf Germania, battaglia polizia-dimostranti per la centrale nucleare di Brokdorf DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — Un esercito di trentamila agenti di polizia e di guardie di frontiera, mobilitato in tutta la Germania, non è riuscito a impedire ieri che circa quindicimila avversari dell'energia nucleare si riunissero vicino alla centrale atomica in costruzione a Brokdorf, a Nord-Ovest di Amburgo, e che alcune centi- naia di estremisti, mescolatisi alla pacifica folla di ecologisti, tentasse l'assalto al cantiere, difeso come una fortezza . Fino a tarda sera vi sono stati scontri tra gruppi di scalmanati e la polizia, i primi armati di fionde con le quali tiravano proiettili d'acciaio, di pistole che lanciavano razzi incendiari, di cesoie per tagliare i cavalli di frisia e persino di fiamme ossidriche con bombole a ossigeno. E' un mistero come gli estremisti abbiano potuto arrivare fino a Brokdorf e, per giunta, portare le loro attrezzature. La colossale macchina di sorveglianza organizzata dal comando della polizia aveva infatti teso una rete (definita impenetrabile dal ministero degli Interni) intorno al terreno paludoso dove dovrà sorgere la centrale. L'ordine era di non far passare nessuno, anche in obbedienza a una sentenza della Corte costituzionale, che in extremis, ieri alle 13,30, aveva definitivamente respinto il permesso per una pacifica dimostrazione. Da tutta la Germania i dimostranti erano affluiti fin dalla notte, in lunghe colonne di autobus che la polizia ha bloccato e perquisito più volte lmplCpspmrznqb già alla partenza da Monaco, da Stoccarda, da Berlino, cit e tà distanti centinaia e centinaia di chilometri. A una cinquantina di chilometri dalla meta, vicino ad Amburgo, i controlli sono stati intensificati; tutti sono stati perquisi ti. centinaia di bombe molotov, spranghe, catene e altre armi sono state sequestrate. Infine i dimostranti sono stati fatti scendere e fermati dietro a sbarramenti su argini di canali, a una ventina di chilometri da Brokdorf. Si calcola che fossero circa cinquantamila, Alle 14, dopo la sentenza di divieto della Corte costituzionale, inspiegabilmente il comando della polizia ha dato agli ecologisti il permesso di passare a piedi attraverso i blocchi. A una ce 'lizione, che tutti si lasciassero perquisire e che nessuno portasse con sé alcun oggetto che potesse venire usato come arma. Verso rimbrunire, quando circa quindicimila delle cinquantamila persone filtrate erano convenute nei pressi della «fortezza Brokdorf», vigilata da migliaia di uomini armati con carri blindati, idranti, granate lacrimogene, cani poliziotto, assistiti da una dozzina di elicotteri e persino da tre battelli fluviali sull'Elba, il lancio di un razzo ha dato il segnale della lotta. Una violenta battaglia con molti corpo a corpo si è scatenata tra dimostranti e poliziotti; un capannone, un bulldozer e un carro della polizia sono stati dati alle fiamme. Uno stormo di elicotteri che era sceso a dar man forte ai poliziotti a piedi, è stato messo in fuga dal lancio di proiettili incendiari. Ci sono voluti i gas lacrimogeni per disperdere i violenti il cui numero nel frattempo era aumentato a circa duemila-duemilacinquecento. Verso le 19. quando le tene| bre sono piombate su un terreno illuminato soltanto dalle fotoelettriche, la maggior parte dei dimostranti pacifici si era allontanata per tornare a casa. Rimanevano alcune centinaia di violenti, contro un migliaio di agenti al riparo dietro i reticolati e il fossato della centrale. Il bilancio della giornata è molto meno grave del temuto: la polizia denuncia ventisei feriti, tra cui due fotoreporters; i dimostranti feriti potrebbero essere una cinquantina. Tuttavia severe critiche vengono rivolte al comando della polizia, alla qua- le vengono poste varie domande: perché ha aperto le porte ai dimostranti contro l'ordine della Corte Suprema? Come sono riusciti i violenti a passare con le armi, nonostante le perquisizioni? Com'è possibile che trentamila uomini super-organizzati non riescano a impedire la violenza di gruppuscoli appiedati neppure su un terreno come quello di Brokdorf, che sembra fatto apposta per mano¬ vre militari? Sono domande che si ponevano ieri sera la radio e la televisione. Vengono date due risposte: o le forze dell'ordine sono ingenuamente inefficienti oppure hanno avuto un ordine politico, per dimostrare con la loro arrendevolezza che dimostrazioni pacifiche nella Germania 1981 non sono possibili e che i divieti di riunione e di assemblea sono giustificati Tito Sansa

Luoghi citati: Amburgo, Berlino, Bonn, Germania, Monaco, Stoccarda