La pioggia dei veleni europei uccide i mille laghi norvegesi

La pioggia dei veleni europei uccide i mille laghi norvegesi Morti i pesci nella Sòrland, nel Sud del Paese La pioggia dei veleni europei uccide i mille laghi norvegesi NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE OSLO — Sorpresa e amarezza nelle autorità e nell'opinione pubblica norvegese per un rapporto molto allarmante sullo «stato della natura» presentato giovedì sera al ministero per l'Ecologia: la pioggia di zolfo e di altri componenti acidi provenienti, sulle ali dei venti, dalle zone industriali della Germania e della Gran Bretagna ha distrutto completamente la vita nei numerosissimi laghi, compresi in un'area di 13 mila chilometri quadrati, della Norvegia meridionalf-, Altri 20 mila chilometri quadrati delle zone vicine all'area «morta» sono seriamente minacciati, e i laghi si stanno lentamente «spegnendo», soffocati dal veleno invisibile che cade senza sosta ogni ora, ogni giorno. I primi allarmi per la fauna ittica risalgono a diversi anni or sono e provenivano dalle regioni di Telemark e di Agder. a Sud-Ovest di Oslo, assai popolate e molto frequentate dai turisti. Soltanto dieci anni fa, le massaie della zona dicevano ai mariti quanto pesce pescare per la giornata; col passare del tempo di pesce se n'è potuto prendere sempre meno, e ora è praticamente scomparso. Trattandosi di un alimento base per la popolazione, il ministero dell'Ecologia diede l'incarico ad un ente appositamente costituito — il Sur Nedbòrsvìrkning paa Skog e Fiks (Snsf). Ente per lo studio e la valutazione delle conseguenze delle precipitazioni atmosferiche sui pesci e sulla vegetazione — di analizzare la situazione evidentemente dovuta ad anomale condizioni ambientali. Nel Snsf hanno lavorato a lungo circa 150 scienziati di sei nazioni che appunto giovedì sera hanno presentato i risultati del loro lavoro. Questi studiosi hanno potuto accertare che sulle regioni di Telemark e di Agder cade insistente una pioggia invisibile di zolfo e di altri componenti acidi insolubili che comporta il progressivo inacidimento dell'acqua e il conseguente soffocamento della fauna ittica, portando cosi i laghi che costellano l'intera Sòrland (Norvegia meridionale) alla completa estinzione della vita. La vegetazione, invece, non pare sinora aver riportato segni di inquinamento. Gli scienziati dello Snsf hanno anche cercato di individuare le cause del problema, e hanno rilevato che sulle regioni della SOrland convergono correnti provenienti dalla Ruhr. in Germania, e dalla Gran Bretagna, che si risolvono in precipitazioni. Purtroppo, ha detto il ministro per l'Ecologia, dal momento che nessuna frontiera ha potuto, può e potrà mai fermare la «pioggia della morte» la Norvegia si trova ora di fronte alla più grande catastrofe ecologica della sua storia. Secondo l'autorità norvegese, poco si potrà fare in futuro per evitare che anche i laghi delle zone limitrofe a quella già colpita subiscano la stessa fine: esiste si una convenzione firmata nel 1979 da 34 Paesi europei i quali si sono impegnati a impedire che i propri rifiuti di ogni tipo oltrepassino le frontiere nazionali, ma come per tutti gli accordi di questo genere, in pratica si fa ben poco o quasi nulla. Walter Rosboch

Persone citate: Walter Rosboch

Luoghi citati: Germania, Gran Bretagna, Norvegia, Oslo