Gli undici di Breznev di Fabio Galvano

Gli undici di Breznev Il commonwealth comunista Gli undici di Breznev Suonava patetico il riconoscimento che il capo polacco Stanislav Kania ha dovuto pronunciare davanti al congresso di Mosca: «Vogliamo ringraziare il partilo ed il popolo sovietico per la fiducia nella capacità del nostro partito e del nostro popolo di risolvere i problemi della Polonia nello spirito del socialismo, secondo gli interessi del Paese e di tutta la Comunità socialista». Come dire, in altre parole: «Vi ringraziamo per non averci invasi». Il patetismo diventa però crudezza quando Kania si vede costretto ad ammettere che anche se ciò fosse avvenuto o dovesse ancora avvenire non si t;atterebbe affatto di un sopruso, di un'arbitraria imposizione di una volontà estranea ai polacchi. I legami fra i partiti socialisti sono «inscindibili», la situazione polacca è «strettamente legata» agli interessi di tutti i Paesi, la difesa di quei legami rappresenta «l'obbligo di tutta la coalizione socialista». I polacchi dovrebbero essere riconoscenti agli alleati anche se venissero occupati, come lo sono oggi per il fatto che questa sorte è stata loro risparmiata. Kania ha cercato di dare garanzie che Pautoccupazione porterà gli stessi o migliori effetti dell'occupazione. Quella del capo polacco è stata la manifestazione più alta e più crudele di quello che eufemisticamente si chiama «sovranità collettiva», per non usare il termine della «sovranità limitata». I discorsi degli altri capi dei Paesi socialisti sono stati pure incentrati sullo stesso tema. Il diritto-dovere di intervenire là dove il sistema socialista si vede pericolante viene legittimato dall'esistenza della «Comunità socialista». E' un concetto che Breznev si sforza -di lanciare ormai da anni ma che oggi per la prima volta prende consistenza e assume contorni precisi. La Comunità è stata trattata nel rapporto di Breznev e negli interventi degli altri capi come un'entità internazionale o meglio sovrannazionale, chiusa e ben delineata. Si conosce anche il luogo di nascita: Breznev ha menzionato trentasette vertici estivi in Crimea durante i quali sono stati messi a punto i principi del «nuovo, sconosciuto alla storia, tipo di rapporti fra gli Stati». Oltre agli appartenenti al Patto di Varsavia, la Comunità comprende, come detto nel rapporto. Cuba, Mongolia, Vietnam e Laos. In tutto undici Paesi. Una specie di Commonwealth comunista legato da un intreccio di accordi politici, economici e militari, anche dal nuovo concetto della sovranità collettiva e amalgamato da Frane Barbieri (Continua a pag. 2 in settima colonna) (A pag. 4: A Mosca silenzio sul caso Pajetta. Il discorso oggi sulla Prc>da? di Fabio Galvano;.

Persone citate: Breznev, Frane Barbieri, Pajetta, Stanislav Kania

Luoghi citati: Crimea, Cuba, Laos, Mongolia, Mosca, Polonia, Vietnam