L'Età annuncia una tregua militare e libera i consoli rapiti in Spagna di Mimmo Candito

L'Età annuncia una tregua militare e libera i consoli rapiti in Spagna Juan Carlos «assolve» le Forze Armate dopo il tentato golpe L'Età annuncia una tregua militare e libera i consoli rapiti in Spagna DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE MADRID — Con una contemporaneità che certamente non è sfuggita a nessuno, ieri verso il mezzogiorno, mentre il re stava pronunciando il suo primo discorso dopo il golpe, dal Paese basco sono giunti due segnali politici confortanti per questa Spagna tentata insieme da amarezze e da speranze: la liberazione dei tre consoli rapiti una settimana fa. e la dichiarazione di una tregua «a tempo indeterminato» da parte dell'Età politico-militare. Nessuno dei protagonisti della notte del golpe ha ancora svelato i segreti di quella lunga trattativa, e il discorso del sovrano era atteso come una chiave diretta di lettura per quel confronto. Ma il notiziario delle radio è stato interrotto per l'eccezionalità delle notizie che arrivavano dal Nord. I tre consoli avevano la barba lunga e apparivano un po' stanchi, ma non mostravano di aver sofferto molto la lunga detenzione: erano stati rilasciati nella piazza della Costituzione, a San Sebastian. e uno dei tre (quello uruguayano) si era anche trovato in tasca una monetina per telefonare subito alla moglie da una cabina all'angolo della piazza. Alla stessa ora. in una località segreta, VE*a politico-militare annunciava una «tré- gua indeterminata» con lo Stato spagnolo e lanciava un appello di pacifica, one anche agli estremisti della fazione Età militare. «I fatti di questi giorni ci hanno insegnato — dicevano gli etarra — che la guerriglia non basta. Nella democrazia occorre costruire insieme gli obiettivi da raggiungere». C'è un appello di unit* di sforzi che traspare anche dal discorso che il re stava facendo in quegli stessi momenti a Saragozza; ma l'accento maggiore delle parole del sovrano sta in un amaro riconoscimento del fatto che la Spagna deve accettare la convivenza con i suoi generali. La felice illusione dell'altra sera. con i milioni di spagnoli scesi per le strade a gridare finalmente «Libertad», si scontra ora con questa drammatica «assoluzione» che .Tuan Carlos ha pronunciato nel cortile dell'Accademia Militare, in Mimmo Candito (Continua a pagina 2 in quinta colonna) Madrid. Gabriel Biiirrum. Hermann Diez de la Sei Korsatko e Antonio Alfaro Fernandez

Persone citate: Antonio Alfaro Fernandez, Hermann Diez, Juan Carlos, Tuan Carlos

Luoghi citati: Madrid, San Sebastian, Saragozza, Spagna