Giochiamo a dadi con il professore di matematica

Giochiamo a dadi con il professore di matematica 5. J6 □ □□□□□ □□□□□□ ^ 191 □ □□□□ □ □□□□ ss' FRA le novità del recente Salone internazionale del giocattolo alla Fiera campionaria di Milano (il nostro giornale ne ha parlato il 28 gennaio) fa spicco un gioco della Parker Brothers, la grande ditta del Monopoli. La Editrice Giochi lo presenta sotto il marchio originale di -Can'tStop-. Queste parole inglesi alludono a una impossibilità di fermarsi, ma per ironia: l'abilità nel gioco al contrario consiste proprio nella capacità di dire «stop», come a Sette e mezzo, quando maggiore sarebbe la voglia di andare avanti, e maggiore è la probabilità di sballare. «Can't Stop» è un gioco per 2,3 o 4 persone. Età minima, direi, 8-10 anni. Si fa con 4 dadi, spostando secondo i punteggi pedine di vario tipo. Ci sono pedine di avanzata provvisoria («segnalini bianchi») e pedine di conquista definitiva («quadrati colorati»). Il tavoliere, di aspetto inconsueto, mette a profitto (quasi duplicandolo specularmente) quello «schema delle combinazioni che si possono ottenere tirando due dadi» impresso a fuoco nella mente di chi gioca a Backgammon. Se studiate, nei nostri disegni, questo «schema» e il tavoliere del «Con'f Stop», tenendo conto che non si usano 2 dadi bensì 4, cominciate a farvi qualche idea: sfruttando con accortezza i punteggi dei dadi (da sommare accoppiandoli a due a due) ogni giocatore cerca di «conquistare una colonna», bloccandola agli avversari (e a se stesso). Chi per primo «conquista» tre colonne ha vinto. Questa è la notizia, col commento essenziale. Se vogliamo approfondire il commento, il discorso si chiude progressivamente, a imbuto, a seconda che il lettore si intenda un po' di giochi coi dadi, o abbia già speso qualche serata giocando a -Can't Stop» con compagni di tipo diverso. «Can't Stop- appartiene grosso modo alla famiglia dello Yahtzee (Hooligan, General, Yacht, Doublé Cameroon), cioè a quei giochi in cui ciascuno deve Una novità degli Stati Uniti Giochiamo a dadi con il professore di matematica volo (Idea Libri sotto il nome di «Chiudi la scatola». Yahtzee si trova in tutte le cartolibrerie di un certo livello (Milton Bradley). «Can't Stop» è più vivace e dinamico di Yahtzee, è più complesso e interpersonale di Shut the Box. Chi ha già letto le regole del 'Can't Stop- dovrà ammettere che sono chiare e sono scritte in un buon ita¬ realizzare un certo numero di combinazioni («category games»). In particolare assomiglia abbastanza a Shut the Box. Tutti questi giochi si trovano descritti in libri recenti, italiani o tradotti in italiano. Shut the Box è descritto bene nei Giochi da tutto il mondo (Fabbri) sotto il nome di «Casellario»; meno bene nel Libro dei giochi da ta¬ Alle regole stampate sulla scatola di «Can't Stop- si possono forse aggiungere due osservazioni: 1. Il segnalino bianco può essere momentaneamente sovrapposto al quadrato colorato di un avversario: dunque, ovviamente, finito il turno (che non finisca per colpo bruciato), il giocatore sostituisce al segnalino bianco il proprio quadrato colorato, sovrapponendolo al quadrato colorato dell'avversario. Può avvenire che in una stessa casella si trovino (sovrapposti in un ordine casuale, e non determinante) due, tre o anche quattro quadrati colorati (di colori diversi). 2. Mettiamo che la colonna del 6 sia già stata conquistata, e che lo tiri 2,2,3, 4. Se mi fa comodo fare 2+3 = 5, lo faccio, e non gioco l'accoppiata 4+2 - 6 perché la colonna del 6 è già stata conquistata. Non sono affatto obbligato a fare4+3-7e2+2-4. Due ultime osservazioni per le due fasce-limite di consumatori: gli opposti estremismi dei bambini e dei giocatori d'azzardo. 1. Giocando con bambini, almeno nelle prime partite, eliminate la regola del «colpo bruciato». Chi fa un tiro i cui vari possibili punteggi non si prestano a essere sfruttati in alcun modo, sostituisce i propri quadrati colorati ai segnalini bianchi, e passa la mano. Ai bambini questo gioco piace, ne cavano molta allegria con qualche brivido, e si abituano a fare i conticini. 2. - Can't Stop- si può benissimo giocare senza soldi. Per chi ha il palato bruciato e vuole a tutti i costi questo pepe dei soldi, sarà facilissimo inventare qualche regola per pelarsi. Per esempio, chi perde paga al vincitore tante unità quante sono le caselle che gli mancano per arrivare in vetta alle colonne di cui ha intrapreso la scalata, più tutte le caselle delle tre colonne conquistate dal vincitore, meno le caselle della colonna o delle colonne che abbia conquistato lui stesso al momento in cui l'altro ha vinto. g. doss. liano (il che non sempre avviene). Forse qualcuno, che non sia abituato a imparare giochi nuovi mediante la pura «lettura delle regole» avrà avuto un paio di incertezze. Le incertezze si risolvono giocando e discutendo coi compagni di gioco questi testi, di questo difficile genere letterario che si chiama «descrizione di giochi».

Persone citate: Fabbri, Milton Bradley

Luoghi citati: Cameroon, Milano, Stati Uniti