E lo schermo la corteggia

E lo schermo la corteggia E lo schermo la corteggia ROMA — «Egli si curva sopra di lei, egli vuole abbracciarla. Nessuna donna, egli dice, si è data con maggior abbandono a un uomo... China il capo sopra di lei e ne bacia le labbra irrigidite dalla morte». Non è il conte Dracula che, come nella scena finale del film di Herzog con Klaus Kinski ('remake intelligente del vecchio 'Nosferatu»), si abbevera al candido collo di una volenterosa che accetta il sacrificio pur di contribuire a distruggere il vampiro. E' Bouvard, un personaggio di Igino Ugo Tarchetti, lo scrittore che sta impetuosamente ritornando all'attenzione del pubblico a centodieci anni dalla morte (nacque a San Salvatore Monferrato nel 1839 e morti trentanni dopo a Milano per tifo). L'11 febbraio, sulla Rete Due Tv, andrà in onda il film di Emo Muzii tratto dal romanzo di Tarchetti -Fosca», rilanciato da Italo Calvino nelle einaudiane «Cento pagine». In questo stesso periodo, un altro regista, Ettore Scola sta montando, dopo aver ultimato da poco le riprese, un film per il grande schermo ispirato allo stesso romanzo. Non basta. Qualche tempo fa, un giovane regista e attore, Gianfranco Varetto, ha messo in scena la stessa 'Fosca' in un teatrino ricavato all'interno di una galleria d'arte, .Lattico» (ma è nel sottosuolo), che è stata molto chiacchierata nelle fasi calde dell'avanguardia visiva fra i'60ei '70. A che cosa si deve tutto questo interesse? «La proposta mi è venuta dalla Rai — spiega Enzo Muzii (.Una. macchia rossa», «Alle origini della mafia». «La signorina Else.) —. Mi ha interessato perché Fosca è la prima eroina nevrotica della nostra letteratura e. insieme, una delle tanto dolorose figure femminili della nostra vita di tutti i giorni. Giorgio, il protagonista maschile, dovrà riconoscere in Fosca il suo doppio. Entrambi sentono la vita come inadeguata e l'amore sempre troppo compromesso con l'ordinaria amministrazione». Muzii ha scelto per i due ruoli principali Patrizia Terreno, un'attrice che viene dal teatro, e Claudio Cassinelli. •Patrizia brutta non è. Nel riprenderla, la cinepresa la trasfigura progressivamente. La prima apparizione la mostra quasi repellente, ma, via via che la passione la sopraffa, Fosca si rischiara, finché nella notte d'amore diviene bellissima». Ettore Scola, invece, punta tutto sulla' bruttezza di Fosca nel film intitolato molto esplicitamente 'Passione d'amore». In questo modo, il regista della 'Terrazza' intende continuare a sviluppare un tema che gli è sempre stato caro: descrivere la gente brutta, grottesca, sporca e perciò, forse, cattiva, ostile. E', insomma, il tema della diversità. «Il destino di una donna dipende ancora troppo spesso dall'aspetto fisico: il suo rapporto con il mondo passa per 11 corpo», commenta Scola. Gli interpreti principali sono Valeria D'Obici, Laura Antonelli, Robert Girodeau. «Il romanzo, proprio perché incompiuto lascia una certa autonomia all'autore cinematografico. Le possibilità Interpretative sono molteplici. Non c'è da stupirsi che cinema e tv se ne siano ricordati. Se ne può fare una lineare storia d'amore e morte o addirittura un film del terrore», osserva Muzii. In teatro, Varetto aveva pensato ad una grande stanza chiusa in cui i personaggi si dilaniavano, in preda a furibondi deliri contrappuntati dà interventi cantati dal transessuale George O'Brien Ciò a riprova dell'adattabilità di 'Fosca; il libro di Tarchetti, che una certa critica letteraria accusa di lasciare trasparire sentimenti ridotti a cronaca spicciola anziché, facendo il paragone con Leopardi, in stimoli di ricerca ideologica. Italo Moscati

Luoghi citati: Milano, Roma, San Salvatore Monferrato