Zenone: «Il Sud problema europeo»

Zenone: «Il Sud problema europeo» Riunito a Bari il Consiglio nazionale del partito liberale Zenone: «Il Sud problema europeo» BARI — La «scommessa liberale» deve essere quella, soprattutto nel Mezzogiorno. *di dare coraggio allo sviluppo piuttosto che dare assistenza alla rassegnazione*. Lo ha dichiarato il segretario del pli on. Zanone aprendo i lavori del Consiglio nazionale del partito che si riunisce insolitamente a Bari, invece che nella consueta sede romana di via Frattina. 'Molte volte in questi anni — ha spiegato Zanone — il tema del Mezzogiorno è venuto nel nostro Consiglio nazionale: questa volta abbiamo voluto che il Consiglio nazionale venisse nel Mezzogiorno a segnare la centralità e l'emergenza della questione meridionale*. *La crisi italiana — ha osservato Zanone — si continua a pagare più cara nel Sud, anche perchè ai malanni insuperati di sempre si è aggiunta la catastrofe del terremoto. Cosicché c'è una collera che cresce nel Mezzogiorno, soprattutto a Napoli. C'è già chi parla di Napoli come di una seconda Reggio Calabria, e chi probabilmente ci spera*. *Per il pli — ha ricordato Zanone — la questione meridionale è stata sempre una questione nazionale e non regionale; e oggi essa è sempre più questione non nazionale, ma europea*. Sul piano della politica ge nerale. Zanone ha affermato che l'obbiettivo dei liberali è quello di avviare, in condizioni di sicurezza democratica, un'azione rinnovatrice per far uscire la politica italiana dal ristagno. *A questo fine — ha detto — occorre una più stretta collaborazione demo¬ cratica, un nuovo equilibrio di collaborazione, un più forte centro liberal-democratico alternativo al pei e autonomo dalla de*. .L'attuale governo — ha aggiunto il segretario liberale — è la rosa dei quattro venti senza unità né concordia. I liberali si sono astenuti sulla formula per misurarsi sui fatti. Continueremo a farlo — ha affermato — guardando più alla fiducia dei cittadini che alle relazioni fra i partiti*, pur rilevando l'insufficienza dell'attuale compagine governativa, soprattutto sui temi economici. 'Nell'azione quotidiana — ha spiegato — il governo, mentre promette il sostegno futuro alla produzione, restringe nell'immediato la possibilità di ricorso al credi- to; mentre promette il risanamento futuro dell'industria pubblica, richiede per intanto colossali rifìnanziamenti a carico della collettività. Al partito liberale compete di assumere con più decisione la tutela del contribuente e di difendere i cittadini contro uno Stato che, per finanziare il proprio dissesto, specula sul rigonfiamento monetario dei redditi derivante dall'inflazione*. In tema sindacale Zanone ha illustrato la proposta liberale in materia di sciopero, affermando che si deve lasciare libero il campo alle prospettive di autodisciplina, stabilendo però per legge le procedure fondamentali in materia di tentativi preliminari di conci' liazione, di referendum per la proclamazione dello sciopero, di misure per la salvaguardia degli impianti e degli Interessi generali della collettività. Sul problema della liquidazione, il segretario liberale ha sostenuto che si deve consentire il recupero delle quote perdute per il congelamento della indicizzazione, possibilmente destinandole a investimenti nella proprietà della casa o a partecipazioni azionarie dei lavoratori alle imprese. Per quanto riguarda le pensioni, infine, Zanone ha ribadito la tesi della tutela dei redditi di lavoro senza discriminazioni ingiuste tra i lavoratori in produzione e i pensionati. Dopo la replica di Zanone è stato aperto il dibattito che proseguirà oggi e si concluderà nella giornata di domani.

Persone citate: Zanone

Luoghi citati: Bari, Napoli, Reggio Calabria