Forlani ottiene la fiducia per 1500 lire ai pensionati di Alberto Rapisarda

Forlani ottiene la fiducia per 1500 lire ai pensionati Tensione alla Camera sull'aumento dei minimi Forlani ottiene la fiducia per 1500 lire ai pensionati Approvate per tre volte le proposte del governo - Per oggi chieste altre tre votazioni palesi -1 partiti di opposizione: «Prassi vergognosa» ROMA — Il governo ha ottenuto ieri per tre volte la fiducia della Camera, che ha approvato la proposta di aumentare le pensioni minime di 1500 lire al mese, portando il totale a 188.250 lire. Oggi verranno votate, sempre a scrutinio palese, avendo chiesto il governo la fiducia per altre tre volte, le proposte di rendere quadrimestrali gli scatti della contingenza per i pensionati. Anche questo provvedimento sarà certamente approvato, disponendo la maggioranza de, psi, psdi, pri di uno scarto di circa 100 voti in più rispetto alle opposizioni. Va ricordato che la legge finanziaria deve essere ancora votata dal Senato prima di essere varata. Il governo può contare con certezza sulla sua ampia maggioranza, perché sta costringendo i deputati di de, psi, psdi e pri ad esprimersi alla luce del giorno con gli scrutini palesi imposti dalla richiesta di voto di fiducia. Solo in questo modo i «franchi tiratori», che cominciarono ad agire due giorni fa, sono messi nell'impossibilità di colpire. Ieri i voti di fiducia si sono protratti sino a sera. Tutti e tre riguardavano modifiche del governo ad emendamenti delle opposizioni per l'elevazione dei minimi delle pensioni. Oggi i voti di fiducia saranno nuovamente tre. Il governo ha infatti chiesto ieri, tra vivacissime proteste di comunisti, liberali, radicali, missini, di poter aggiungere altre due «fiducie» alle quattro annunziate giovedì per garantirsi col voto palese l'approvazione della «quadrimestralizzazione» della scala mobile e la bocciatura della «trimestralizzazione» chiesta da varie proposte dell'opposizione. Quando, alla ripresa della seduta pomeridiana, il presidente di turno Fortuna ha comunicato che il governo era arrivato alla sesta richiesta di fiducia, si levavano clamori dai banchi delle opposizioni. I comunisti gridavano: «Basta, basta». I missini: .Dimissioni, dimissioni'. La radicale Aglietta parlava di .prassi vergognosa» e di .prevaricazione della maggioranza'. Il liberale Biondi, tra gli applausi di comunisti e radicali, diceva: «Se il Parlamento non vuole essere espropriato dei suoi diritti di esprimersi col voto segreto deve avere la possibilità di esaminare la situazione. Il governo, attraverso i voti di fiducia, cerca di abolire le votazioni a scrutinio segreto che potrebbero forse porlo in crisi'. .Guarda da chi ti fai applaudire' gli gridava un democristiano. «Gli applausi li ho presi tante volte da voi, e non mi vergogno certo di prenderli anche da sinistra., ha ribattuto Biondi. Intanto il presidente Fortuna trovava difficoltà a riportare ordine nell'aula, dove si incrociavano rumorosamente battibecchi tra i vari gruppi. L'on. Concetto Lo Bello, già arbitro di calcio ed ora deputato democristiano, si distingueva tra i tanti per irrequietezza: «On. Lo Bello, devo tirare fuori il cartellino giallo per farla smettere?., gli ha gridato Fortuna. Tornata la calma, si sono riuniti i capigruppo per decidere se i due nuovi voti di fi¬ ducia chiesti dal governo potevano svolgersi nella serata oppure si dovevano attendere le 24 ore prescritte dal regolamento. Il problema sarà nuovamente affrontato oggi. I partiti avevano esposto i propri orientamenti sul problema delle pensioni nel dibattito del mattino prima del voto. A favore dell'aumento Alberto Rapisarda (Continua a pagina 2 in sesta colonna)

Persone citate: Aglietta, Concetto Lo Bello, Forlani, Lo Bello

Luoghi citati: Roma