«San Vittore è peggio delle carceri speciali»
«San Vittore è peggio delle carceri speciali» Gli imputati del processo Torregiani «San Vittore è peggio delle carceri speciali» MILANO — Grida, insulti, espulsione degli imputati dall'aula: è cominciata cosi l'udienza di ieri al processo per l'uccisione del gioielliere Torregiani. Il primo a parlare è stato Angelo Franco che ha nuovamente esposto la situazione all'interno del carcere di San Vittore: 'Voglio far notare — ha detto — che Franco De Rosa (un detenuto ferito due anni fa alla mandibola da una mitragliata della polizia e ora in gravi condizioni, ndr) non è ancora stato ricoverato in ospedale, che l'isolamento continua e i pacchi viveri non vengono distribuiti. E' per questo che i detenuti sono in lotta». Si è aggiunto Battisti: 'San Vittore è peggio di tutti i carceri speciali. Quando arriviamo il cibo è già stato distribuito. Noi non mangiamo e tutti se ne fregano». Il presidente lo ammonisce: 'Usi un linguaggio più corretto». A questo punto insorge Giuseppe Memeo: »Non faccia orecchie da mercante. Siete tutti dei pagliacci: voi, le vostre leggi, i giurati che dormono tutto il giorno». Il presidente ordina l'immediata espulsione dall'aula di Battisti e Memeo. mentre annuncia di voler procedere per ol¬ traggio. Gli imputati decidono tutti di abbandonare l'aula, aggiungendo poco originali insulti contro i giornalisti. Assenti gli imputati, il processo è proseguito con l'ascolto dei testimoni. In particolare l'interesse della corte si è incentrato sui movimenti di Angelo Franco il giorno del delitto. All'inizio dell'inchiesta il giovane venne accusato di essere uno degli autori dell'omicidio. Presentò un alibi: l'essersi recato in uno studio fotografico a portare un rullino da sviluppare. Ma Bruna Fraquelli e sua zia, Ligia, titolari dello studio, negarono la circostanza. Lo fecero perché Marco Moretti (anche lui imputato di banda armata), ritratto nelle foto con il Franco, le pregò di tacere per paura di essere implicato. Solo in un secondo tempo, resesi conto della gravità delle accuse, confermarono l'alibi. Ma Angelo Franco ha aggiunto di essere andato nello studio assieme a Pietro Mutti. Accusato dell'omicidio e ora latitante: cosa che. se confermata, scagionerebbe anche questo imputato. Bruna e Ligia Fraquelli però, in aula hanno detto di non ricordare la circostanza, s. mr.
Luoghi citati: Milano
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