Dieci gli ergastoli in due processi in un giorno alle Assise di Roma

Dieci gli ergastoli in due processi in un giorno alle Assise di Roma Si tratta di un singolare primato giudiziario Dieci gli ergastoli in due processi in un giorno alle Assise di Roma ROMA — Ben dieci ergastoli sono stati inflitti a Roma al termine di due processi contro personaggi di spicco della malavita comune. Le prime cinque condanne al carcere a vita sono state date dalla Corte d'Assise ad altrettanti componenti della cosiddetta «anonima sequestri sarda», ritenuti responsabili, tra l'altro, del rapimento e dell'uccisione di un commerciante di Ladispoli. A distanza di venti minuti, in un'altra aula, la Corte d'Assise d'Appello ha inflitto la stessa gravissima pena a cinque tra i più conosciuti esponenti del «clan dei marsigliesi», accusati della rapina di Piazza dei Caprettari, durante la quale fu ucciso l'agente di polizia Giuseppe Marchisella. I due processi, la cui concomitanza ha reso possibile la realizzazione di quello che viene considerato un singolare «record», si sono conclusi nella tarda serata di ieri, dopo lunghe riunioni in camera di consiglio. Il giudizio contro la «banda dei sardi» riguardava principalmente il sequestro di Nazareno Fedeli, un commerciante rapito nell'aprile del 1977 e del quale non si è avuta più alcuna notizia, nonostante i familiari abbiano pagato un ingente riscatto. La massima pena è toccata a Sebastiano Bussu, Aldo Gungui, Giuseppe l'untò ed fratelli Giovanni e Costantino Pi risi. Durante il dibattimento l'ergastolo era stato sollecitato dal pubblico ministero anche per un'altro imputato, Bachisio Carta, assolto invece per insufficienza di prove. In Corte d'Assise, d'Appello poco dopo la parola ergastolo è risuonata altre cinque volte. Carcere a vita per Jac¬ ques René Berenguer (da anni ormai lontano dall'Italia), Albert Bergamelli, Angelo Amici, Giacomo Palermo e Laudovino De Sanctis, tutti ritenuti responsabili dell'omicidio dell'agente di pubblica sicurezza Giuseppe Marchisella, assassinato nel febbraio del 1975 durante una rapina in un ufficio postale a Roma. Per il dolore causato dalla morte del giovane, la sua fidanzata, Clara Calabresi, qualche giorno dopo si tolse la vita gettandosi dalla finestra della propria abitazione.

Persone citate: Albert Bergamelli, Aldo Gungui, Angelo Amici, Clara Calabresi, De Sanctis, Giacomo Palermo, Giuseppe Marchisella, René Berenguer, Sebastiano Bussu

Luoghi citati: Italia, Ladispoli, Roma