Garanzie per aziende italiane in Iran

Garanzie per aziende italiane in Iran Garanzie per aziende italiane in Iran ROMA — L'Italia vuole mantenere buoni rapporti con l'Iran, un Paese che con i suoi 40 milioni di abitanti costituisce un interessante mercato per i nostri prodotti: lo ha sostenuto il sottosegretario agli Esteri, sen. Della Briotta, rispondendo ad una interpellanza presentata congiuntamente da numerosi senatori di tutti i partiti della maggioranza sul problema delle società italiane impegnate in lavori di progettazione ed esecuzione in Iran. Della Briotta ha ricordato che, in seguito alla liberazione degli ostaggi americani, l'Italia ha immediatamente attuato i provvedimenti di revoca delle misure economiche prese nei confronti dell'Iran. Per quanto riguarda specificamente i lavori italiani, tra i quali l'acciaieria in corso di costruzione ad Isfahan da parte dell'Italimpianti e la costruzione del porto di Bandar Abbas da parte delle «Condotte d'Acqua», il sottosegretario ha ricordato che gli investimenti complessivi ammontano ad oltre quattromila miliardi e i crediti complessivi non incassati sono di alcune centinaia di miliardi. In particolare per questi due grandi progetti, il governo ha assicurato una garanzia — ha detto — perfezionando le agevolazioni assicurative e finanziarie. Inoltre, la Sace (Sezione speciale per l'assicurazione del credito all'esportazione) sta esaminando il problema di numerose altre imprese impegnate in diversi progetti in Iran. Secondo informazioni dirette del ministero degli Esteri — ha aggiunto il sottosegretario Della Briotta — sette imprese hanno incassato, nel 1980,152 milioni di dollari a fronte di lavori eseguiti nello stesso periodo per 62 milioni di dollari; il che — ha concluso — conferma la validità della linea adottata

Persone citate: Bandar Abbas, Della Briotta

Luoghi citati: Iran, Isfahan, Italia, Roma