Iseo: gli imprenditori sono meno pessimisti

Iseo: gli imprenditori sono meno pessimisti Iseo: gli imprenditori sono meno pessimisti ROMA — La fase congiunturale della fine del 1980 e inizio 1981 è stata contraddistinta dalla inarcata propensione da parte delle imprese ad evitare accumuli di giacenze di prodotti lavorati. Questa situazione, dire l'Iseo nella nota congiunturale italiana, ha fatto si che il ciclo della produzione fosse più aderente al ciclo della domanda e quindi subisse in via diretta tutte le oscillazioni di quest'ultima. L'Iseo, comunque, sottolinea che le aspettative degli imprenditori sono migliorate: con riguardo al breve periodo, si è ridotta l'area dei pessimisti, e se i giudizi negativi prevalgono sempre su quelli positivi, resta il fatto che si è allargato il numero di coloro che non vedono ulteriori riduzioni di produzione e di ordini per i primi mesi dell'anno. Ma tutto ciò, aggiunge l'Iseo, non significa fine della recessione: i fattori di ripresa, infatti, stentano a coagular¬ si, né il contesto internazionale è favorevole ad un rilancio dell'espasione. In inerito alle misure di stretta creditizia, adottate soprattutto per la difesa del cambio, l'Iseo afferma che tali provvedimenti, se non vengono ad interrompere il naturale evolvere della congiuntura economica già determinato da altre variabili, indicano comunque l'ini possibilità di poter contare nel futuro in un rapido recupero espansionistico. Le esportazioni, mette in risalto la nota dell'Iseo, hanno cessato di ridursi ed hanno anzi mostrato un modesto recupero: segno che su questa variabile aveva inciso negativamente durante buona parte del 1980 la forte pressione delia domanda interna e l'eccezionale competitività dei prodotti esteri, di quelli giapponesi e statunitensi in primo luogo, sostenuti da un cambio sottovalutato per lungo tempo.

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