Per i ministri agricoli della Cee è insufficiente l'aumento dell'8 % di Renato Proni

Per i ministri agricoli della Cee è insufficiente l'aumento dell'8 % Prezzi: solo la Danimarca favorevole alla proposta Dalsager Per i ministri agricoli della Cee è insufficiente l'aumento dell'8 % Lo «scandalo dei pomodori» rende difficile la posizione italiana - Per il nostro paese prevista un'entrata inferiore di 200 miliardi - Bartolomei: «L'obiettivo è recuperare il reddito persi»» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — Dopo due giorni di negoziati, i ministri dell'Agricoltura dei dieci Paesi europei hanno mantenuto la loro opposizione quasi unanime al -pacchetto- proposta dal commissario Dalsager per la nuova campagna di commercializzazione. Ila fatto eccezione la Danimarca. Il dibattito sarà ripreso la settimana prossima e poi a fine marzo, in modo che i nuovi prezzi entrino in vigore in aprile. Nella discussione di ieri, si sono precisate, lungo linee prevedibili, le posizioni nazionali. La seduta di ieri è stata turbata da uno scontro verbale tra il ministro tedesco Erti e Bartolomei sullo «scandalo dei pomodori», che ha portato all'arresto di un centinaio di persone nel Meridione. Erti, nel suo intervento, ha fatto una «pesante insinuazione» su questo grave episodio di speculazione ai danni della Cee e Bartolomei ha risposto: «Sarà la magistratura italiana, ad accertare la portata delle truffe, ma lo scandalo è senz'altro 'gonfiato'. Il governo italiano ha fatto immediatamente il suo dovere, scoprendo le frodi e denunciandole alla magistratura perché i responsabili siano puniti. Le truffe agricole non sono una prerogativa dell'Italia e mi auguro che anche gli altri governi siano così solleciti nei loro interventi». Il commissario all'agricol- tura Dalsager ha posto fine allo sgradevole episodio, affermando che la Cee non è stata danneggiata finanziariamente dalle truffe sui premi ai pomodori trasformati, poiché l'Italia ha sospeso immediatamente i pagamenti. Tuttavia. Bartolomei avrà un compito più difficile del solito per ottenere concessioni per la nostra agricoltura, a causa di questo scandalo. Il nostro ministro, ai giornalisti che esprimevano il timore che scoppi presto anche -lo scandalo dell'olio d'oliva», ha detto: « Mi auguro di no. Comunque, ho già avvertito i produttori a non compiere abusi sul premio d'integrazione per l'olio e ho anche messo in moto un meccanismo perché ciò non sia possibile. La massa degli gricoltori non deve soffrire a causa di pochi disonesti':. In un documento ufficiale della Commissione europea, si afferma che l'Italia produce oltre 600 mila tonnellate di olio d'oliva (sulle quali incassa il premio della Cee). ma che i suoi consumi sono meno di 200 mila tonnellate. Bartolomei ha ribadito la sua opposizione all'aumento medio dei nuovi prezzi Cee dell'8 per cento, perché non sarà remunerativo per l'agricoltura italiana, che. in un anno, ha perso 2 mila miliardi di lire di reddito. La produzione agricola italiana è aumentata nel 1980 del 3 per cento, ma il nostro Paese ha registrato un deficit alimentare di 7 mila miliardi di lire, la voce più alta dopo quella energetica. Secondo uno studio del commissario alla Cee. Antonio Giolitti. il reddito medio degli agricoltori italiani è calato del 13 per cento, ma la Commissione sostiene che la riduzione è stata del 5 per cento. In ogni caso, il tasso d'inflazione italiano è più elevato che negli altri Paesi europei, ha detto Bartolomei, per cui i nostri agricoltori hanno bisogno di aumenti più alti. Il ministro non ha ancora calcolato la perdita di entrata per l'Italia se verranno aboliti i premi alla nascita dei vitelli, limitati gli aiuti all'olio e ai pomodori e se sarà aumentato il dazio sul mais, come pro¬ pone la Commissione della Cee. ma potrebbe essere di circa 200 miliardi di lire, secondo calcoli ufficiosi. Lo scopo dell'Italia in questo difficile negoziato, ha detto Giuseppe Bartolomei, è quello di recuperare il reddito perso dagli agricoltori e di aumentare la capacità produttiva della nostra agricoltura. Tutti i ministri, ad eccezione di quello danese, hanno chiesto un aumento medio più alto dell'8 per cento proposto. Renato Proni

Persone citate: Antonio Giolitti, Bartolomei, Giuseppe Bartolomei

Luoghi citati: Bruxelles, Danimarca, Italia