C'è troppo petrolio, timori nell'Opec Forse in vista tagli alla produzione

C'è troppo petrolio, timori nell'Opec Forse in vista tagli alla produzione C'è troppo petrolio, timori nell'Opec Forse in vista tagli alla produzione NEW YORK — I sei Paesi appartenenti all'Opre riunitisi segretamente a Ginevra la settimana scorsa, non hanno deciso nulla ma, secondo gli esperti, l'Arabia Saudita e forse anche il Kuwait e la Libia si preparano a ridurre la loro produzione. Attualmente l'eccesso di offerta di greggio sul mercati internazionali rischia di minare la struttura dei prezzi Opec. Secondo un funzionario occidentale, Yamani avrebbe convocato il minivertice per informare gli altri ministri dell'intenzione di ridurre la produzione a condizione che gli altri Paesi non cerchino di trarre vantaggio dalla situazione aumentando i loro prezzi. Anche se i sauditi ridurranno la loro produzione di due milioni di barili al giorno non si creerebbe alcuna difficoltà per i consumatori: attualmente l'abbondanza di greggio offerto sul mercato continua infatti a tenere bassi i prezzi spot Inoltre sembra che Iran e Iraq si apprestino ad aumentare considerevolmente la loro produzione. Un'altra ipotesi, avanzata dagli esperti, è che alcuni dei Paesi più poveri dell'Opec, come ad esempio Nigeria e Algeria, che vendono parte della loro produzione sul mercato libero, stiano facendo pressione sull'Arabia Saudita perché riduca la produzione in modo da rafforzare i prezzi spot. Il segretario dell'Opec, René Orti?., al termine della riunione ha detto che la discussione si è incentrata sulla «strategia a lungo termine». Ortiz ha anche detto che si è esaminato la possibilità di indire una riunione ministeriale dell'Opec in marzo ma che non si è poi deciso nulla. La prossima riunione ufficiale dell'Opec è fissata per la fine di maggio a Ginevra.

Persone citate: Ortiz, René Orti, Yamani