La Consob vuol cambiare la Borsa fuori la zavorra, dentro nuovi titoli di Marco Borsa

La Consob vuol cambiare la Borsa fuori la zavorra, dentro nuovi titoli Illustrato dal presidente Rossi il programma della nuova Commissione La Consob vuol cambiare la Borsa fuori la zavorra, dentro nuovi titoli MILANO — La Consob, Commissione nazionale per le società e le borse, dovrebbe essere alla vigilia di un netto cambiamento di rotta, dopo cinque anni di inerzia nell'applicare le riforme varate all'indomani del crack Sindona dell'estate 1974, a giudicare almeno dal manifesto programmatico enunciato ieri dal neo presidente Guido Rossi nell'affollatissima aula magna dell'Università Bocconi di Milano. In una conferenza di 23 cartelle («la materia è delicata» ha esordito l'oratore «e preferisco leggere un testo piuttosto che recitarlo») dal titolo leggermente ridondante «Le società e la borsa: nuove frontiere». Guido Rossi ha elenca¬ to in sostanze le linee di azione della nuova Consob appena insediata dal ministro del Tesoro Nino Andreatta. La nuova Consob intende muoversi lungo due direttrici: una più efficace tutela del risparmio azionario che deve essere messo in condizioni di effettuare scelte di investimento più razionali e consapevoli anche se rischiose e un più rigoroso controllo delle società per azioni a scopo non punitivo ma di esaltazione della funzione pubblica che ormai si riconosce alle grandi società moderne che si avvalgono di capitali raccolti sul mercato. I primi capitoli di questa attività riguardano i bilanci societari che dovranno essere consolidati e certificati. La certificazione, ha detto Rossi, «sarà la prima cura e una delle più palesi verifiche dell'attività della commissione» che tuttavia procederà per gradi e realisticamente. I bilanci dovranno obbligatoriamente essere consolidati «con una accurata informativa sulle partecipazioni nelle società controllate italiane e straniere». Lo sforzo di una maggiore e migliore informativa societaria non si fermerà ai bilanci. Saranno richiesti alle società verbali analitici sulle assemblee per verificarne la regolarità cosi come verrà scoraggiato il costume in auge di concentrare le assemblee in pochissimi giorni in modo da ridurre la partecipazione de- gli azionisti di minoranza spesso portatori di pacchetti di più società che non possono seguire contemporaneamente. Parole di condanna, infine, sono state riservate all'«instde trading» (a quelle operazioni, cioè, compiute avvalendosi di informazioni riservate delle società che pongono una posizione di vantaggio sleale nei confronti della generalità del mercato) anche se sono state escluse sanzioni giuridiche vere e proprie preferendo la pubblica dissuasione. «Il valore e il significato delle sanzioni» ha detto il neopresidente della Consob «in questo caso come negli altri in cui la commissione può comminarle, deve avere un contenuto etico ancor più che giuridico, poiché dell'applicasione di tali sanzioni dovrà essere più temibile la notorietà che di esse necessariamente si dovrà dare al pubblico dei risparmiatori piuttosto che non la loro effettiva consistenza economica». La tutela del risparmiatore serve ad animare un mercato oggi asfittico che «alterna secche a inondazioni» per la scarsità e a volte la scarsa qualità dell'offerta. Strozzature a cui si intende porre rimedio «facendo pulizia delle società zavorra», quotando nuove società anche con il ricorso alla quotazione di ufficio, senza esitazioni, quando si tratta di società «che ricorrono largamente ma senza controlli al pubblico risparmio». Il principio dell'eguaglianza degli azionisti sul mercato fa guardare con sospetto le clausole di gradimento che ancora oggi in alcune grandi società sbarrano l'ingresso a nuovi soci con motivi pretestuosi. Insieme ai propositi la relazione contiene anche una proposta di un trattamento fiscale agevolato per le plusvalenze da scorpori «quando la loro realizzazione avvenga attraverso il collocamento di titoli in borsa: cosa che tra l'altro avrebbe come conseguenza di allargare il listino delle socie tà opera Uve». Marco Borsa

Persone citate: Guido Rossi, Nino Andreatta, Rossi, Sindona

Luoghi citati: Milano