Vive in Norvegia la signora-omicidi dei servizi segreti responsabile dell'uccisione (anche) di un agente a Roma

Vive in Norvegia la signora-omicidi dei servizi segreti responsabile dell'uccisione (anche) di un agente a Roma L'Italia ha chiesto l'estradizione per Sylvia Rafael, divenuta «una serena borghese» Vive in Norvegia la signora-omicidi dei servizi segreti responsabile dell'uccisione (anche) di un agente a Roma NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE OSLO — «Diventata una compita donna borghese, credeva di aver cancellato il passato, ma l'ombra della giustizia le è tornata improvvisamente molto vicina». Cosi un giornale di Oslo, Arbeiderbladet. ha commentato ieri la richiesta di estradizione fatta dalla magistratura italiana nei confronti di Sylvia Rafael, coinvolta in sei diversi attentati politici compiuti nel 1972-'73 ed ora felicemente sposata con un avvocato norvegese. La richiesta di estradizione, trapelata nonostante le autorità si fossero imposte il silenzio più assoluto, ha avuto l'effetto di fare immediatamente scomparire dalla circolazione Sylvia Rafael e il marito, che hanno chiuso casa e sono partiti per ignota destinazione prima che i giornalisti riuscis¬ sero a rintracciarne l'abitazione nel tranquillo complesso di villette tutte eguali alla periferia di Oslo. Sylvia Rafael, conosciuta anche come Leslie Patricia Roksburg, di nazionalitàtimprecisata, di età indefinita, filologa di professione e pedinatrice di agenti segreti come hobby, fu arrestata nell'estate del 1973 nella cittadina di Lillehammer nella Norvegia centrale, dopo l'uccisione dell'agente A luned Bouchiki, forse israeliano o forse passato dall'altra parte. Processata e condannata a tre anni di carcere, scontò due terzi della pena ed evitò poi l'espulsione prevista grazie alle manovre dilatorie del suo avvocato difensore Annaeus Schjiódt, che finì per sposarla. Entrata in questo m.odo nella società per bene di Oslo, che ne ignorava del tutto il passato, aveva con ogni probabilità dimenticato o quasi i cinque delitti ai quali aveva precedentemente partecipato: uno a Roma, due a Parigi, uno a Nicosia e uno ad Atene. Vittime, persone del mondo confuso dei servizi segreti del Medio Oriente. Anche se le indagini, compiute dalle varie polizie, hanno approdato a pochi fatti concreti, sembra che agli inizi del '70 fosse stato costituito un commando con l'impegno di uccidere trenta persone che «davano fastidio». La prima eliminazione avvenne nell'ottobre del 1972, quando nell'ascensore di un palazzo di piazza Annibaliano a Roma, fu fatto fuori con dodici colpi di pistola Wail Adelzu Alter, un giordano che lavorava come interprete all'ambasciata di Libia. L'attività del commando terminò a Lillehammer dopo la sesta esecuzione: i com¬ ponenti furono arrestati e, scontata la condanna, si allontanarono dalla Norvegia senza lasciare tracce. ~ La magistratura romana non ha mai lasciato cadere la pratica di piazza Annibaliano, e nello scorso novembre ha iniziato un processo definito •ai fantasmi», in quanto nessuno dei dodici imputati è presente. L'istruttoria sembra aver appurato che la squadra della morte che ha colpito in mezza Europa si era specializzata nell'eliminare nemici di Israele. Evidentemente adesso i giudici romani vogliono poter interrogare l'unico imputato di cui si sa dove vive, e cioè Sylvia Rafael. Ma non è detto che la donna possa venire estradata: tra Italia e Norvegia è stata firmata nel 1957 una convenzione per lo scambio di criminali, ma, ha detto ieri Karl August Fleischer, esperto di diritto, il trattato non vale per i crimini bompiu ti prima del 1975 e in ogni caso contempla la possibilità per entrambe le nazioni di negare la consegna dei propri cittadini. A dire il vero, Sylvia Rafael non è ancora norvegese di diritto, ma il matrimonio e la residema la possono equiparare a un cittadino norvegese vero e proprio. Estradata o no, la signora che qualche anno fa ha lasciato il mitra per la serena vita di Oslo non può in ogni caso essere troppo sicura in pratica, ha scontato solo uno dei suoi assassini, mentre per gli altri cinque c'è ancora, forse, in agguato la giustizia o la vendetta. Ora che è tornata alla ribalta, le sue notti non saranno di certo troppo tran quille, anche se c'è un marito avvocato che fa di tutto per proteggerla Walter Rosboch

Persone citate: Alter, Karl August Fleischer, Leslie Patricia Roksburg, Sylvia Rafael, Walter Rosboch