Caso Pecorelli: commissione deciderà se degradare gli ufficiali coinvolti

Caso Pecorelli: commissione deciderà se degradare gli ufficiali coinvolti Caso Pecorelli: commissione deciderà se degradare gli ufficiali coinvolti ROMA — Si è conclusa la fase istruttoria del procedimento disciplinare disposto dal ministro della Difesa, Lagorio, a carico dell'ammiraglio di squadra Mario Casardi, del gen. div. Gianadelio Maletti, del col. Antonio Viezzer e del cap. Antonio Labruna, per i noti fatti relativi al fascicolo del Sid raccolto nel 1974-75 per il caso «Foligni» e quindi scomparso dagli archivi del servizio di informazione. Ne ha dato notizia un comunicato del ministero della Difesa. Com'è noto —afferma il comunicato — fra' gli atti raccolti figuravano alcuni episodi riferibili all'azione dell'allora comandante generale della Guardia di Finanza Giudice. Fotocopie di carte contenute nel predetto fascicolo sono state rinvenute nell'ufficio di Mino Pecorelli, dopo il suo assassinio. Per questi fatti il ministro della Difesa, alla fine dello scorso novembre, aveva dato incarico al gen. Tito Corsini di aprire l'istruttoria (la cosiddetta «inchiesta formale») a carico dell'ex capo del Sid, Casardi, dell'ex capo dell'ufficio «D», Maletti e dei suoi collaboratori Viezzer e Labruna. Il gen. Corsini — è detto ancora nel comunicato — ha svolto la sua istruttoria in due tempi. Alla fine di dicembre ha consegnato al ministro le prime conclusioni dell'indagine e tali conclusioni sono state subito trasmesse da Lagorio al procuratore della Repubblica di Roma e alla procura generale militare. Ora il gen. Corsini ha ultimato l'istruttoria rimettendo le sue proposte finali al ministro, assieme ad una voluminosa documentazione. Sulla base delle risultanze dell'istruttoria Corsini — conclude il comunicato — il ministro della Difesa ha deciso di dare corso alla fase decisionale del giudizio disciplinare deferendo l'amm. Casardi, il gen. Maletti e il cap. Labruna ad un consiglio di disciplina costituito da cinque alti ufficiali perché esso si pronunci sulla proposta di infliggere ai tre giudicarteli la sanzione della degradazione (perdita del grado per rimozione). La sanzione proposta è la più grave tra quelle previste dall'ordinamento militare ed è la sola che, per essere irrogata, deve essere preceduta dalla pronuncia del consiglio di disciplina.

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