Il Giro d'Italia ripropone gli abbuoni dopo trent'anni
Il Giro d'Italia ripropone gli abbuoni dopo trent'anni Partirà da Trieste il 14 maggio Il Giro d'Italia ripropone gli abbuoni dopo trent'anni Ieri a Milano è stato presentato il Giro d'Italia n. 64. La cerimonia, teletrasmessa in diretta, non ha registrato la presenza di Saronni e Baronchelli, ed ha avuto come spettatore un Moser abbastanza evasivo. La formula «open», ribadita dall'organizzatore Vincenzo Torriani, con accesso al Giro di squadre nazionali dilettantistiche sovietiche, polacche e colombiane, è respinta (per ora) dai nostri corridori, che finiranno però per trovarsi in contrasto con i loro datori di lavoro, interessatissimi al Giro. La corsa rosa avrà inizio il 14 maggio a Trieste con un cronoprologo, e si concluderà, sempre a cronometro, il 7 giugno a Verona, per un totale di 3.879 chilometri (due i giorni di riposo). La città più meridionale toccata dal Giro sarà Reggio Calabria, da dove la carovana si sposterà a Roma in aereo, per risalire al Nord nella seconda metà della corsa. Il tracciato ignora il Piemonte, «visitato» per pochi chilometri, e la Valle d'Aosta: la parte finale avrà come teatro le montagne lombardo-venete, e il lappone sarà quello da San Vigilio di Marebbe alle Tre Cime di Lavaredo, il terz'ultimo giorno. I dislivelli complessivi raggiungeranno i 19.500 metri, contro i 18.550 del 1980; ma la lunghezza media delle tappe scenderà da 180 a 176 chilometri. Grossa novità gli abbuoni, che tornano dopo trent'anni: 30" al primo, 20" al secondo, 10" al terzo. Assente Hinault, vincitore l'anno scorso, il Giro sembra su misura per Saronni, il quale però continua a dire che preferisce il Tour de Prance (ma è probabile che Saronni, amico delle volate e quindi degli abbuoni, cambi idea). (Sevizio a pag. 21) '
Persone citate: Baronchelli, Hinault, Moser, Saronni, Vincenzo Torriani
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