Scatta la difesa delle banche europee il dollaro scende a 1003, l' oro risale

Scatta la difesa delle banche europee il dollaro scende a 1003, l' oro risale I primi effetti della «stretta» decisa in Germania e in Francia Scatta la difesa delle banche europee il dollaro scende a 1003, l' oro risale ROMA — Il dollaro ha registrato ieri un netto ridimensionamento, perdendo 26,50 lire rispetto a giovedì, con un arretramento di 34,50 su sette giorni fa (che diventano 58 rispetto al massimo storico di 1062 raggiunto all'inizio di questa settimana). Il ridimensionamento della valuta Usa si è verificato su tutte le maggiori piazze valutarie, e gli specialisti lo attribuiscono alla ristrutturazione del tasso sulle anticipazioni deciso l'altro ieri in Germania, all'aumento del tasso di sconto e di quello sulle anticipazioni in Svizzera, a vendite di realizzo, nonché ad interventi sui mercati meglio concordati fra le banche centrali europee. Vi avrebbe contribuito anche l'asserita collaborazione della Banca centrale americana che vede con una certa inquietudine un rialzo troppo forte del dollaro. Sui mercato italiano il dollaro aveva iniziato la giornata in marcata flessione (1005), cui era seguita una rimonta a 1012, e quindi un assestamento definitivo al fixing su 1003,50. Da registrare , sul piano tecnico, anche un parere diffuso fra gli operatori, e cioè che il dollaro era sali- to «troppo e troppo velocemente» e non poteva reggere molto a lungo su quei livelli, anche se la sua forza resta tuttavia un dato di fatto innegabile. Le operazioni in dollari sul mercato italiano sono ammontate a 16,35 milioni, un quantitativo di livello normale: la Banca d'Italia ne avrebbe venduti poco meno di 7 milioni. In calo anche la sterlina, che è scesa a 2320,325 con una perdita di 32,28 lire, che sale a 66,55 nel conteggio della settimana. Tn flessione, invece, la lira nei confronti delle altre principali monete europee: il franco svizzero è salito a 534.10 ( + 6.38 su giovedì e +17,04 su sette giorni fa), il marco, in rimonta, si è portato a 478,20 ( + 2.04 e +5,23); modesta invece la risalita del franco francese che chiude la settima¬ na a 205,55 ( + 0,13 e + 0,47). Un ridimensionamento sensibile il dollaro lo ha avuto anche sul mercato tedesco, dove è sceso a 2,0980 marchi, in calo di oltre 6 pfenning e mezzo su ieri e di 15,25 pfenning sul record di 2,2505 toccato lunedi. La Bubdesbank non è intervenuta al fixing, ma gli operatori non escludono che abbia agito fuori mercato. La ristrutturazione del tasso sulle anticipazioni che da ieri (ma in pratica da lunedì prossimo) far?" sentire meglio i suoi effetti, avrebbe gi^ avuto i primi concreti risultati, ma si ammette che non sono facili i pronostici sulla durata effettiva di tali effetti. Per quanto riguarda l'oro, il suo prezzo si è messo ieri in risa lita, con un aumento medio di oltre 10 dollari l'oncia. Rispetto alla settimana scorsa, invece l'aumento è in media dì quasi 23 dollari e mezzo: chiude la setti mana a 511,50 a Londra ( + 20 su sette giorni fa), a 515,50 a Zurigo ( + 24), a 515,96 a Prancoforte ( + 21,91), a 558,67 a Parigi ( + 27,01). Tn Italia il prezzo di un grammo è di 16.820 lire, in calo di 130 lire su giovedì, ma in aumento di 180 su otto giorni fa. Lo scivolone del dollaro 1.062 1.030 Lunedi 16 Martedì 17 Mercoledì 18 Giovedì 19 Venerdì 20

Luoghi citati: Francia, Germania, Italia, Londra, Parigi, Prancoforte, Roma, Svizzera, Zurigo